Durante l’inverno il rigore delle temperature ha come facile conseguenza l’arrivo di patologie da raffreddamento.
Sono queste patologie spesso di origine virale ed infiammatoria (esp. il “classico” raffreddore) il cui decorso normalmente non presenta particolari aggravamenti dal punto di vista clinico, ma che sicuramente hanno sintomi fastidiosi.
Il mondo vegetale ci offre molti rimedi tradizionalmente utilizzati per alleviare i sintomi di queste patologie: in particolare gli olii essenziali.
Menta, eucalipto e pino sono tra gli olii essenziali più utili in questo periodo.
Sappiamo, ad esempio, che la menta viene spesso utilizzata per il suo potere rinfrescante. Ebbene, questa sensazione di “fresco” deriva dalla stimolazione di particolari recettori che si trovano anche a livello dei vasi sanguinei del setto nasale.
Il mentolo, il componente principale dell’olio essenziale di menta, riesce a stimolare questi recettori, genereando una vasocostrizione periferica: il naso si decongestiona il naso e si respira meglio. Inoltre, si è osservato che il mentolo possiede anche proprietà antistaminiche che, nel caso del raffreddore, possono essere sfruttate per ridurre l'edema e, quindi, evitare il peggioramento della congestione nasale.
Pino ed eucalipto trovano impiego soprattutto nel trattamento di un altro sintomo tipico di queste patologie: la tosse.
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Il blu di metilene (metiltioninio cloruro) si presenta allo stato solido di colore verde scuro, con riflessi bronzei: solubilizzato in acqua che acquista una colorazione blu scuro.
A seconda della concentrazione utilizzata, il blu di metilene può essere un agente riducente in grado di trasformare la metaemoglobina in emoglobina o ppure, ad alte dosi, di ossidare gli ioni ferrosi del’emoglobina a ioni ferrici, inducendo la formazione di metaemoglobina.
Sarà quindi cura attenzione del medico evitare sovradosaggi per evitare che la cura peggiori la condizione, invece che migliorarla.
La metameolginemia è una condizione patologica che può essere indotta da farmaci (nitriti, cromati, clorati, etc), o di causa genetica.
Il farmaco può essere utilizzato sia per via orale che per via iniettiva. Si preferisce questa via quando si vogliono evidenziare fistole o si ha bisogno di trattare velocemente la metaemoglinemia indotta da farmaci o per cause genetiche.
Proprio la causa genetica era a causa di metaemoglibenia che si presentava con letargia, stanchezza ed aggressivitò in un cane meticcio.
Si è soservato quindi che la percentuale di metaemoglobina era 10 volte il massimo accettabil e(27% contro, meno del 2%) . Somministrando il blu di metilene in fiale endovenosa alla dose di 1mg/kg, si sono risolti i sintomi. La cura è poi contitnuata con la somministrazione per os di 1,5mg/kg ogni 3 giorni, per evitare ricadute della patologia.
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In questo periodo dell’anno le nostre tavole sono conquistate da un’esplosione di arancione e giallo.
È la stagione in cui maturano gli agrumi, piante originarie dell’Asia che, tuttavia, hanno trovato terreno fertile nel nostro Meridione.
Il miele di agrumi è uno dei prodotti unifloreali più apprezzati in italia, secondo solo al miele d’acacia. Profumato e chiaro, con un sapore dolce e fiorito.
Nel nostro Paese, le regioni più famose per il miele di agrumi sono la Sicilia e la Calabria e produzioni significative si hanno anche in Puglia, Basilicata, Campania, Sardegna e Lazio.
Il miele deriva dai fiori di varie specie di agrumi o in via unifloreare dall'arancio.
Più rari sono i mieli di limone, mandarino o cedro in Italia. In altre zone del Mediterraneo si riescono ad avere mieli unifloreari di pompelmo (Israele) o di clementina (Corsica) più facilmente vista l'autoctonicità delle colviazioni.
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Con il nome comune di "tiglio", si descrivono tre specie differenti di piante: Tilia cordata, Tilia platyphyllos e Tilia americana. La differenza è dovuta alle differenti zone di origine di queste piante, che sono tra le più alte e rigogliose delle zone temperate. Può infatti crescere fino a 20 metri e si riconosce per la foglia bilobata asimmetrica.
Il tiglio è un albero autoctono di tutta l'Europa, ma in Italia è più presente nelle zone del centro-nord dove si produce miele mono-floreale nel periodo tra maggio e luglio (la fioritura).
Il miele di tiglio può cristallizzare più lentamente di altre varietà, ma forma cristalli grossi ed irregolari con colore ambrato chiaro e riflessi giallo-verdi nei mieli più puri.
Infatti, il miele di tiglio può essere spesso miscelato con melata conferendo un colore più scuro al prodotto. Inoltre, a causa della concomitante fioritura del castagno, spesso si può ottenere un miele che è una miscela delle due varietà chiamato "Castiglio". L'aroma in questo caso sarà più tannico e amaro.
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