Comincia la stagione fredda e con essa, purtroppo, arrivano i primi malanni da raffreddamento.
Queste malattia sono solitamente sostenute da virus, agenti infettivi con cui veniamo a contatto tramite le vie aeree.
La tonsillite virale è un’infezione molto frequente nei bambini in età scolare e poiché la condizione patologica è autolimitante e non grave, i trattamenti convenzionali sono di solito palliativi (paracetamolo o ibuprofene su tutti).
Uno studio condotto in sudafrica ha valutato l’efficacia di un complesso omeopatico composto da Atropa belladonna D4, Calcarea phosphoricum D4, Hepar sulphuris D4, Kalium bichromat D4, Kalium muriaticum D4, Mercurius protoiodid D10, and Mercurius biniodid D10 per 6 giorni in bimbi affetti da tonsillite virale.
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Nel pieno dell’estate si sprecano le raccomandazioni circa la pericolosità dei raggi UV del sole.
Dei consigli tutt’altro che mal posti: gli UV hanno infatti un effetto ossidativo e infiammatorio sulla pelle umana, e a lungo andare possono portare a danni irreversibili. Quello che può succedere però, è l’essere sensibili ad alcuni agenti chimici presenti nelle creme solari e usati per aumentarne il fattore di protezione (quel numero presente su tutte le confezioni, che indica l’intensità dello schermo protettivo).
Se è questo il vostro caso, o se semplicemente siete dei fanatici di rimedi naturali, la soluzione può essere la Scutellaria: una pianta chiamata in questo modo per la sinistra somiglianza dei suoi fiori con alcuni tipi di elmi medievali.
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Magnesio: dodicesimo elemento della tavola periodica di Mendeleev e per la verità non particolarmente resistente, anzi!
A contatto con l’aria, se in piccole lamelle, si infiamma autonomamente producendo una fiammata bianca (il “flash” delle macchine fotografiche del 1800, vedi foto).
Il magnesio è il secondo catione più abbondante nel nostro organismo a livello cellulare dopo il potassio: l’intero corpo umano ne contiene circa 25g.
Una dieta che preveda buone porzioni di vegetali verdi e noci ne garantisce un ottima assimilazione. I vegetali verdi, in particolare, sono ricchi di magnesio grazie al loro contenuto di clorofilla, un pigmento naturale al cui interno è presente il minerale.
Biologicamente, vi è una forte interconnessione tra calcio e magnesio: in alcune reazioni (sintesi proteica e acidi nucleici) calcio e magnesio sono antagonisti (il magnesio li stimola, il calcio li inibisce), mentre in altre (produzione ATP, l’”Energia” delle cellule) cooperano.
La “resistenza” del magnesio quindi, non fa certo riferimento alla esistenza come minerale a sé stante. Piuttosto si può parlare di “resistenza” delle ossa. Infatti, è stato osservato che donne con una dieta ricca di magnesio avevano un’aumentata densità ossea. Questo perché il magnesio riesce ad influenzare il metabolismo osseo incrementandone la sintesi e riducendo l’osteopenia.
Ma il magnesio può avere effetti anche nella “resistenza” periferica dei vasi sanguinei, riducendo la pressione sanguinea.
La supplementazione di magnesio, infatti, riesce a ridurre la pressione sanguinea di 12 mmHg; questo effetto si è correlato anche ad un aumento della performance negli esercizi di resistenza.
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Posto che la forma di somministrazione più tipica dell’omeopatia sono i granuli zuccherini da sciogliere sotto la lingua...
Considerato che alla fine, tutti sanno di zucchero....
Ci è venuto un dubbio: ma non saranno tutti uguali, alla fine?
Per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso la ricerca pubblicata da Klein e Wulf nel 2016.
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