Già nell’antico Egitto, i medici avevano capito che, per rafforzare il vigore sessuale poteva essere utile la somministrazione di estratti di testicoli animali.
Quello che non potevano sapere è che il fulcro di tali proprietà è un ormone androgeno: il testosterone.
L’ormone, comunemente associato al genere maschile, è sintetizzato anche da ovaie e corteccia surrenale; se negli uomini viene utilizzato come tale, nelle donne viene poi convertito in estrogeni. Nell'uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali e dei caratteri sessuali secondari: barba, peli, voce e muscolatura.
I livelli di questo ormone non sono costanti durante tutta la giornata, ma hanno un picco tra le 6 e le 13 (da cui il consiglio per chi vuole aumentare la massa muscolare di allernarsi verso l’ora di pranzo).
Nel genere umano, il testosterone diminuisce l’insulino-resistenza (minore rischio di diabete di tipo2), riduce il rischio di depressione e demenza, migliora la circolazione sanguinea.
Ma la proprietà che più ci interessa in questa sede è l’aumento dell’anabolismo osseo.
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Allergia o intolleranza?
Prima di inoltrarci nell’oggetto dell'articolo, cerchiamo di dare una risposta semplice a questo dubbio.
Parliamo di allergia, quando gli effetti sono indipendenti dalla quantità di sostanza assunta (esp: sia che ne assumi un 1kilo che 1 grammo, l’effetto è lo stesso), mentre “intolleranza” è quanto tanta più sostanza assumo, tanto maggiori saranno gli effetti.
L’allergia al cibo è generalmente considerata come la manifestazione di un fallimento della tolleranza indotta a sostanze estranee al corpo: è quindi il risultato di complesse interazioni che intercorrono tra permeabilità intestinale, colonizzazione batterica e tempo di esposizione alla sostanza allergizzante.
Il latte vaccino è uno dei responsabili delle più comuni allergie alimentare in età pediatrica e colpisce circa il 3% dei bambini nel mondo; si manifesta con sintomi quali aerofagia, rigurgiti, irritabilità, tosse, dermatiti, etc.. Sembra che tale allergia sia poi il trampolino di lancio per sviluppare altre allergie nel corso della vita.
Una prima forma di prevenzione è sicuramente il ricorso ad un allattamento esclusivamente al seno (con latte di mamma quindi): infatti Katz ha dimostrato che se i bambini entrano a contatto con latte vaccino dopo i primi 15 giorni di vita il rischio di diventare allergici al latte vaccino è di quasi 20 volte inferiore.
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L'epilessia è un disturbo neurologico in cui l'attività delle cellule nervose nel cervello si interrompe causando convulsioni, periodi di comportamento insolito e talvolta perdita di coscienza.
Normalmente il trattamento farmacologico tradizionale è ben tollerato e può ridurre la frequenza di attacchi nell’80% dei casi.
Ma, secondo lo studio di Devinsky e Cilio (Lancet Neurology), circa un terzo dei pazienti epilettici hanno una forma di malattia resistente ai farmaci. Per questi pazienti, numerosi trials clinici si stanno svolgendo, per valutare l’efficacia clinica di un trattamento a base di cannabis.
Tra i componenti della cannabis, quello che sembra avere più interesse per il trattamento dell’epilessia è il cannabidiolo (contenuto nel Bediol e nel Bedrolite).
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Il piroxicam tutti lo conosciamo per le sue proprietà antiinfiammatorie: il piroxicam è un potente antiinfiammatorio non steroideo anche dotato di proprietà analgesiche e antipiretiche.
Come gli altri FANS, agisce riducendo la sintesi delle prostaglandine (sostanze endogene coinvolte nella genesi del processo infiammatorio) attraverso l'inibizione della cicloossigenasi, enzima responsabile della conversione dell'acido arachidonico in endoperossidi (precursori delle prostaglandine). Il farmaco riduce anche la sintesi delle prostaglandine (trombossano) nelle piastrine inibendo così la fase secondaria dell'aggregazione piastrinica. È uno dei FANS con più lunga durata d’azione (da 30 a 60 ore).
Per queste sue caratteristiche, il piroxicam è indicato nel trattamento delle affezioni reumatiche degenerative a carico delle articolazioni: artrite reumatoide, osteoartrite, spondilite anchilosante, artrite giovanile cronica.
Ma cosa succede quando lo somministriamo ai nostri amici animali?
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