Il mal di testa o emicrania è una patologia che si sta affermando come tra le più disabilitanti. Sono molteplici le forme con cui si presenta, così come le possibili cure. Dai farmaci sintomatici, alla prevenzione fitoterapica o con integratori, passando per i rimedi omeopatici.
E proprio di questi rimedi si è occupato uno studio di Danno, pubblicato nel 2013, al fine di valutare l’efficacia delle medicine omeopatiche per la prevenzione e il trattamento dell’emicrania nei bambini.
La scelta terapeutica è stata individualizzata per ogni paziente. Si sono misurate la frequenza, l’intensità la durata degli attacchi di emicrania nei 3 mesi prima dell’inizio del trattamento (di 3 mesi); in particolare si è valutata il numero di assenze dalla scuola.
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Per chi soffre di emorroidi, i cibi piccanti sono un qualcosa guardato spesso con sospetto. Anche chi li apprezza infatti, tende ad additarli come la causa prima o una fonte di peggioramento del problema emorroidale, e poco importa che non ci siano mai stati studi epidemiologici a supporto di questa tesi.
Il peperoncino, e i suoi estratti usati in fitoterapia, ha delle qualità specifiche molto chiare e sufficientemente dimostrate, riassumibili in un’attività vasodilatatrice e antidolorifica dovuta alla capacità di attrarre sangue nella zona trattata. Sfruttando quest’effetto, si sono prodotti molti studi di conferma circa gli effetti positivi del peperoncino: in particolare su reumatismi, lombalgie e nevralgie. Già nella medicina popolare però veniva usato come rimedio digestivo, antidiarroico, stimolante cardiaco e afrodisiaco.
Nello specifico, non si può certo dire che sia un rimedio naturale contro le emorroidi (come lo è, per esempio, l’ippocastano). Il punto interessante è capire se le peggiora o meno.
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Che il metodo migliore di assunzione della cannabis sia il vaporizzatore è noto a tutti (ne abbiamo già parlato QUI e QUI), ma che possa avere utilità nell’asma è un aspetto non valutato neppure dal recente decreto ministeriale.
Già nel 1975 uno studio americano aveva analizzato l’efficacia della cannabis fumata per ridurre il broncospasmo in un modello di asma indotta.
Dopo l’induzione sperimentale di broncospasmo acuto (con sostanze chimiche o per esercizio fisico) in 8 soggetti con asma bronchiale stabile, si sono somministrati 500mg di cannabis per via inalatoria (2%THC). I parametri considerati sono stati il flusso delle vie aeree e il volume di gas toracico inspirato comparando il trattamento con il placebo (isotonica) o isoproterenolo (farmaco broncodilatatore) in aerosol.
Dopo l’induzione del broncospasmo, il placebo ha prodotto pochi cambiamenti nel flusso di aria, mentre 2% di THC e l’isoproterenolo hanno entrambi prodotto una pronta correzione del broncospasmo e una iper-inspirazione. Nel broncospasmo indotto da esercizio fisico, il placebo ha ridotto i sintomi dopo 30 o 60 minuti, mentre la marijuana al 2% e l’isoprotenrenolo hanno causato una immediate reversione dell’asma indotta.
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Che bello andare in montagna... ma se poi appare uno strapiombo?
Il “senso di vertigine” è una sensazione che facilmente viene provata quando ci troaviamo vicini a metri e metri di vuoto. E' una risposta fisiologica allo stato di paura-tensione che ci invita ad evitare di provare la resistenza delle nostre articolazioni compiendo un salto nel vuoto!
Non altrettanto fisiologico è quando questa sensazione di distorsione delle percezione viene provata durante tutta la giornata. I movimenti diventano insicuri, lo spazio non viene più percepito correttamente, così come il senso di equilibrio.
Il responsabile di questo malessere è un piccolo organo sensoriale: il labirinto. Questa struttura, situata nell’orecchio interno, è in grado di inviare informazzio al cervello riguardo alla nostra posizione nello spazio. Quando non “funziona” più come dovrebbe, l’equilibrio non è più ottimale, e può presentarsi la vertigine.
Per trattare la sintomatologia vertiginosa, normalmente si utilizzano o il gingko biloba o la betaistina.
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