Brutto ritorno dalle vacanze, quello che porta con sé la comparsa di alcune zone iperpigmentate sulla pelle, dette comunemente “macchie cutanee”.
Queste macchie rientrano nel complesso meccanismo del photoaging, e se è vero che la prevenzione attraverso creme solari è la base di qualsiasi trattamento, è anche vero che quando questo non basta, si può ricorrere all’aiuto di due molecole: idrochinone e acido glicolico.
L’idrochinone è una molecola in grado di ridurre la produzione di melanina da parte delle cellule della cute. In questo modo, le “nuove cellule” che appariranno sulla superficie cutanea presenteranno un contenuto di melanina minore e di conseguenza una minor colorazione.
Per permettere il ricambio cellulare sono tuttavia necessari dai 2 ai 3 mesi di trattamento, con risltati che si protraggono per almeno 6 mesi. Importante che in questo periodo la zona cutanea da trattare non sia esposta ai raggi solari (con protezione solare 50+) per evitare la perdita di efficacia del farmaco.
Se vi state chiedendo quanto bisogna stare attenti nell’applicazione per evitare di “sbiancare” anche le zone circostanti, è presto detto: la depigmentazione è molto più veloce nelle aree iperpigmentate rispetto alle aree normo-pigmentate. Quindi attenzione sì, ma nessun panico!
Certo che 2-3 mesi di trattmamento per poi rischiare di veder ricomparire le macchie dopo qualche mese, potrebbe essere un gioco che non vale la candela.
Ecco quindi l’importanza dell’associazione con un agente esfoliante, in grado quindi di velocizzare il ricambio cellulare, e di conseguenza l’effetto depigmentante.
A tal proposito si utilizza spesso l’associazione con acido glicolico.
Questo derivato dal succo della canna da zucchero, oltre a velocizzare la rimozione dello strato cutaneo più esterno, aumenta l’idratazione cutanea e la sintesi di proteine quali collagene ed elastina, migliorando la fisiologia della pelle.
L’associazione del peeling chimico a base di acido glicolico con idrochinone (al 1 o 2 %) o tretinoina è statoi studiato per il trattamento del melasma da una equipe indiana.
Questa ricerca ha evidenziato che, se è vero che il trattamento con idrochinone o tretinoina (qui il precedente articolo) già di per sé risulta efficace, l’aggiunta del peeling con acido glicolico riesce a velocizzare e aumentare l’efficacia del trattamento, senza aumento di effetti collaterali.
Per ottimizzare l’effetto, si può aumentare ancora la concentrazione sia di acido glicolico che di idrochinone, arrivando a concentrazioni rispettivamente del 5 e del 20%, con applicazioni mattina e sera.
In questo modo, oltre che la riduzione dell’iperpigmentazione, si riesce a ridurre anche la causa della discromia.
Le zone con melasma sono spesso ispessite, come fenomeno di difesa della cute da aggressioni fisiche (raggi solari) esterne. Il peeling con acido glicolico riduce lo spessore e con esso anche una delle possibili cause di iperpigmentazione.
Luca Guizzon