Abbiamo già parlato di finasteride in un precedente articolo per la sua capacità di contrastare l’alopecia maschile. Ma può avere effetti anche in patologie femminili?
Sembra proprio di sì, a quanto risulta dagli studi di Bayram e Motta apparsi sulla rivista scientifica “Gynecologic Endrocninology”. È stato, infatti, postulato che l’attività della 5alfa-reduttasi risulti aumentata a livello dei follicoli piliferi delle donne affette da irsutismo.
L’efficacia della finasteride si manifesta sia per via orale, che per via topica.
In un confronto contro placebo, 5mg/die di finasteride hanno ridotto significativamente l’irsutismo e i livelli di diidrotestosterone, senza tuttavia alterare i livelli di altri ormoni sessuali.
Ma, già alla dose di 2,5mg al giorno, la finesteride è riuscita a ridurre di oltre il 50% l’irsutismo facciale nelle donne trattate. Il tutto senza apportare significative differenze negli ormoni circolanti né tanto meno particolari effetti collaterali.
Pur senza alterazioni degli ormoni, la via orale può “spaventare”, poiché comunque si tratta di una sostanza attiva nel sistema ormonale. Ecco che gli studiosi hanno quindi cercato di capire se l’efficacia contro l’irsutismo si potesse mantenere anche con un trattamento topico.
Il trattamento topico con finasteride, associato ad IPL (intense pulsed light), è stato confrontato con placebo (e IPL).
Dopo 6 mesi di trattamento, la riduzione della densità è stata di oltre 10 punti % (da 19 a 8), dimostrando l’efficacia della finasteride associata a IPL per la rimozione dei peli facciali indesiderati.
Luca Guizzon
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