Vitamina B6.Anche in questo caso, com’era per la vitamina B12 (QUI), ci aspettiamo che sia un nome “di comodo” che in sé racchiude più molecole diverse. Ed infatti...
“Vitamina B6” è il termine con il quale si indicano tre sostanze strettamente correlate: la piridossina, il piridossale e la pirisossamina. Nella vita di ogni giorno, tuttavia, con Vitamina B6, indichiamo una sola di queste sostanze: la piridossina.
Questa vitamina è coinvolta in molte reazioni biochimiche di sintesi: glicogeno e aminoacidi, emoglobina e sfingomielina, neurotrasmettitori e acidi nucleici.
È fondamentale che la vitamina B6 sia presente nella nostra alimentazione (cosa abbastanza facile, in quanto pesce, uova, patate, carne e in tutti i vegetali ricchi di amido ne sono ricchi) pena sintomi carenziali che vanno dalla “semplice” dermatite seborroica, fino a stati confusionali o, nei bambini, convulsioni.
Un sintomo caratteristico della carenza di vitamina B6 è la cheilosi, ovvero la fessurazione delle labbra (in particolare nell’apertura delle stesse), ma anche stomatiti e glossiti possono essere secondarie ad uno stato carenziale.
La necessità della supplementazione di vitamina B6 è riconosciuta universalmente in caso di trattamento con isoniazide. L’isoniazide è un farmaco antitubercolare che induce una carenza di piridossina con conseguente neuropatia periferica e pellagra.
Recentemente si è osservata anche una correlazione tra vitamina B6 e status ematologico, senza tuttavia alterare particolarmente l’assorbimento intestinale del ferro.
In pazienti con deficit di riboflavina, l’assunzione di 2 o 4 mg di riboflavina per 8 settimana ha migliorato i valori ematici della stessa, aumentando contestualmente i valori di emoglobina. I risultati erano tanto migliori quanto peggiore era il deficit alla partenza dello studio.
Gli usi più comuni della piridossina rimangono comunque quello relativo all’effetto antiemetico (che si manifesta a dosi tra i 50 e 200mg) e per la sindrome premestruale.
Una recente analisi sistematica della letteratura ha dimostrato come la somministrazione di vitamina B6 riesca ad alleviare la totalità dei sintomi premestruali. L’effetto sembra dovuto all’aumento della sintesi di dopamina e serotonina (la vitamina B6 stimola la sintesi di questi due neurotrasmettitori) la cui carenza è cruciale nella sindrome.
Non solo tagli sulle labbra quindi....
Luca Guizzon
Fonti:
- PDR - Integratori nutrizionali