Con il termine “glaucoma” si intende genericamente un gruppo di patologie oculari i cui sintomi Accumunanti sono il danneggiamento cronico e progressivo del nervo ottico, con alterazioni delle fibre nervose retiniche.
Il glaucoma può provocare lesioni irreversibili: se non diagnosticato in tempo può causare gravi danni alla vista e, in alcuni casi, ipovisione o cecità. Negli stadi più avanzati si ha una visione cosiddetta "tubulare", poiché si è persa la visione periferica mentre si vede ancora al centro del campo visivo.
Uno dei primi sintomi è la pressione oculare elevata, ma tale condizione da sola non sempre giustifica la diagnosi di glaucoma. Lo stato della papilla ottica (testa del nervo ottico) e lo studio del campo visivo potrebbero evidenziare o meno danni al nervo ottico e sciogliere ogni eventuale dubbio.
Esistono esami specifici (GDX-OCT e RTA-TALIA) che aiutano a diagnosticare la malattia nelle fasi iniziali, quando la malattia è sicuramente più controllabile e gestibile.
Normalmente il glaucoma, in senso lato, viene trattato mediante colliri a base di prostanoidi (latanoprost) in associazione con beta bloccanti che consentono una singola applicazione al giorno ed il controllo della progressione della malattia.
In un precedente articolo (QUI) avevamo analizzato la, secondo noi, scarsa efficacia dei derivati della cannabis per il trattamento di questa patologia. Nonostante il trattamento del glaucoma non-responsivo ai tradizionali trattamenti con cannabis per via orale sia stato previsto dal Ministero.
Andando a verificare la letteratura scientifica ci siamo imbattuti in piante meno “di moda”, ma che sembrano avere le carte in regola per essere più interessanti per una terapia integrata al glaucoma.
Prima tra tutte il gingko.
L’equipe del professor Gandolfo ha trattato 27 pazienti (più del doppio di quelli trattati in 3 studi messi assieme con estratti di cannabis), con 40mg di estratto di gingko. La somministrazione avveniva 3 volte al giorno per 3 settimane ed era controllata con placebo.
I pazienti erano affetti da glaucoma senza alterazione della pressione ocular.Al termine del trattamento, non ci sono stati cambiamenti nella pressione oculare, frequenza caridaca o pressione sistolica.
Tuttavia, i pazienti hanno riportato un significativo miglioramento nell’ampiezza del campo visivo, con anche un miglioramento nelle porzioni già danneggiate dalla malattia.
L’effetto, oltre al potenziale del gingko biloba per stimolare I fattori di crescita neuronale e quindi la guarigione del nervo ottico, può essere ricercato anche nel cambiamento di velocità di flusso del sangue a livello oculare. È quanto affermano Harris e Ritch nel loro lavoro del 1999. Somministrando sempre nelle stesse modalità estratto di ginkgo, i pazienti hanno riportato un incremento significativo nelle velocità diastolica del sangue nell’arteria oftalmica (+23%).
Volendo intervenire anche sulla pressione oculare, un interessante estratto è quello di zafferano. La pianta riuslta interessante sia per il suo potenziale antiossidante, che per gli effetti sul glaucoma ad angolo aperto.
I pazienti ricevevano 30mg di estratto di zafferano al giorno (QUI per le altre proprietà dello zafferano), in aggiunta alla terapia con timololo e dorzolamide. Al termine delle 3 settimane di trattamento, la pressione intraoculare era scesa di 3,5mmHg (da 13,5 a 10), risultato che si è mantenuto anche dopo il termine del trattamento.
Gingko e zafferano: qualcosa in più... un aiuto contro il glaucoma!
Luca Guizzon
Ophthalmology. 2003 Feb;110(2):359-62; "Effect of Ginkgo biloba extract on preexisting visual field damage in normal tension glaucoma." Quaranta L et al
J Ocul Pharmacol Ther. 1999 Jun;15(3):233-40."Ginkgo biloba extract increases ocular blood flow velocity." Chung HS et alGinkgo biloba extract increases ocular blood flow velocity." Chung HS et al
BMC Complement Altern Med."The ocular hypotensive effect of saffron extract in primary open angle glaucoma: a pilot study." Jabbarpoor Bonyadi MH et alThe ocular hypotensive effect of saffron extract in primary open angle glaucoma: a pilot study." Jabbarpoor Bonyadi MH et al