In palestre, piscine o anche in semplici ambienti domestici, talvolta può capitare di incorrere in una verruca.
Queste formazioni, di natura benigna, sono costituite da vari strati di tessuto epiteliali che rivestono un nucleo interno alimentato anche da vasi sanguinei.
Questo processo si verifica a seguito della penetrazione del virus HPV (virus del papilloma umano) all’interno dell’epidermide. Da notare che la verruca è comunque un’infezione superficiale che non raggiunge mai strati inferiori al derma cutaneo.
Possono essere vari gli aspetti della verruca, a seconda della zona corporea colpita e del ceppo virale infettante: comuni, planari, filiformi, etc..
Sono vari i rimedi che si utilizzano per asportare la verruca: dalla vaselina salicilica, alla crioterapia, passando per asportazioni chirurgiche o laser.
Un ruolo chiave sembra giocarlo anche il sistema immunitario che, quando non è sufficientemente attivo, permette al virus di insediarsi nell’epidermide e di creare la cicatrice.
Da valutare attentamente, quindi, non solo azioni locali, ma anche una stimolazione generale del sistema immunitario, soprattutto per evitare spiacevoli ricomparse.
Tra questi rimedi, ve n’è uno che non richiede ne medicinali, né strumenti particolari, ma che sembra essere particolarmente efficace: il tapping.
In particolare, il bendaggio occlusivo con appositi cerotti è stato valutato in due studi scientifici nei confronti della crioterapia e di liquidi verrucidi.
Nel primo caso, i pazienti hanno applicato la crioterapia (azoto liquido) per 10 secondi ogni 2 settimane per un massimo di 6 trattamenti, o occluso la verruca per 2 mesi.
In entrambi i casi, si è osservato che la maggioranza delle verruche che rispondevano al trattamento, venivano asportate nel giro di un mese, e che nel gruppo del bendaggio occlusivo il successo era del 85%, contro il 60% della crioterapia.
Nell’altro confronto, i pazienti hanno ricevuto istruzione o di utilizzare il bendaggio occlusivo per 7 giorni e quindi toglierlo la sera del settimo giorno per poi rimetterlo il giorno successivo (e così per due mesi) o di applicare ogni sera un liquido a base di acido salicilico.
In questo caso, non vi sono state particolari differenze tra i due gruppi, con risultati che variano dalla riduzione dell’area della verruca alla rimozione totale della stessa.
Purtroppo, in tutti gli studi si sottolinea che la verruca può tornare a manifestarsi anche dopo 6 mesi dall’asportazione.
…in tal caso, un rotolo di cerotto è bene averlo con sé!
Luca Guizzon
Arch Dermatol. 2007 Mar;143(3):309-13. Duct tape for the treatment of common warts in adults: a double-blind randomized controlled trial. Wenner R et alDuct tape for the treatment of common warts in adults: a double-blind randomized controlled trial. Wenner R et al
Arch Pediatr Adolesc Med. 2002 Oct;156(10):971-4. The efficacy of duct tape vs cryotherapy in the treatment of verruca vulgaris (the common wart). Focht DR et alThe efficacy of duct tape vs cryotherapy in the treatment of verruca vulgaris (the common wart). Focht DR et al