La moxa è una pratica della Medicina Tradizionale Cinese che prevede di bruciare delle erbe (l’Artemisia vulgaris in particolare), vicino alla pelle. Questo processo serve a stimolare I punti di agopuntura per ottenere delle risposte nell’organismo.
L’agopuntura è una pratica olistica e complessa che prevede la stimolazione di numerosi punti nel corpo per ottenere una risposta terapeutica.
In questa pratica difficilmente si identificano punti “magici” in grado di risolvere da soli una condizione patologica, ma fa eccezione Zhiyin.
Zhiyin è il nome cinese con cui viene indicato il 67esimo punto del canale della vescica e la traduzione letterale del nome è “Raggiungimento dello Yin”.
Questi è un punto di tonificazione collocato nel lato esterno del Quinto dito del piede, che nella pratica della MTC viene utilizzato per purificare il Calore, dissolvere l’Umidità Calore e sottomettere il qi ribelle della testa (tradotto: cefalee, vertigini, occhi rossi, minzione difficoltosa o dolorosa).
Ma, tra tutte, una proprietà particolarmente interessante che lo vede utilizzare anche nella pratica medica “occidentale” è quella di indurre al corretto posizionamento I bambini che si presentano in posizione podalica prima del parto.
Per ottenere questo risultato, all’ottavo mese di gravidanza, le donne bruciano 5 coni di moxa per lato, una volta al giorno per 10 giorni su ciascun lato.
Per verificare l’efficacia, non solo teorica, di questa pratica, Manvande e Grabowska hanno selezionato 76 donne in gravidanza con bimbo podalico al terzo trimestre di gravidanza. Alle donne è stato chiesto di stimolare il punto BL67 secondo le modalità prestabilite dalla Medicina Tradizionale Cinese mattina e sera per 7 giorni.
Nel 40% dei casi, il bimbo si è girato spontanemaente e un ulteriore 43% è stato girato mediante ECV (conversione cefalica esterna).
Analizzando bene la statistica si può osservare come le donne che avevano già avuto bambini abbiano registrato il 16% di casi in più di “giramento spontaneo” rispetto alle neopartorienti, inoltre le future-mamme che hanno chiesto a qualcun altro di effettuare la moxa hanno avuto percentuale doppia di successo.
Ma, per esaminare compiutamente svantaggi e vantaggi della moxa per cambiare la posizione del bambino, Coyle e Smith della Cochrane Collaboration hanno analizzato 6 studi clinici.
Al termine dell’analisi, benchè servano più studi per avere un responso definitivo, gli autori hanno individuato nella moxa una pratica sicura e con pochi effetti collaterali (riconducibili ad arrossamenti cutanei a causa del calore). In particolare se combinata a pratiche complete di agopuntura, la moxa in BL67 ha ridotto la necessità di interventi farmacologici e I casi di parto cesareo; in più, con l’adozione di tecniche di adattamento posturale, si sono ridotti notevolmente I casi di bimbi podalici alla nascita.
Una considerazione ce la sentiamo di farla: visto che le donne che hanno avuto l’aiuto da parte di qualcun altro per effettuare la moxa hanno avuto +100% di successi…
Futuri papà: più coccolate le vostre mogliettine, meglio è!
Luca Guizzon
Foniti