Mai come nel caso della neuropatia, i sintomi possono essere diversi da persona a persona: non solo ci sono diversi tipi di neuropatia (post-herpetica e diabetica, tanto per citarne un paio) ma anche il/i tipo/i di nervo/i coinvolto/i produce cambiamenti nella comparsa della malattia.
Vi sono anche persone i cui sintomi sono così lievi che vengono trascurati e si curano solo quando il danno è oramai irreversibile.L’insorgenza dei sintomi è in genere lenta (anni), ma in alcune forme, in particolare la neuropatia focale, è improvvisa e di elevata intensità.
Per cominciare a sbrigliare la matassa, Nayak e Oberai si sono concentrati su un particolare tipo di neuropatia: la polineuropatia diabetica simmetrica distale.
Questa forma di neuropatia colpisce i soggetti diabetici (da cui il nome), e può portare ad una condizione detta “piede di Charcot”. In questa situazione, il soggetto diabetico perde la sensazione dolorosa a livello dell’articolazione e anche la posizione nello spazio, diventando quindi più soggetto a traumi.
I pazienti affetti da diabete mellito, con sintomi di neuropatia, sono stati visitati e trattati con un rimedio omeopatico personalizzato tratto da un catalogo di 15 rimedi la cui sintomatologia era riconducibile alla neuropatia diabetic. Le potenze utilizzate erano 30Ch, 200CH e 1MCH, ed I pazienti sono stati seguiti per 12 mesi.
I rimedi più utilizzati sono stati Lycopodium, Phosphorus e Sulphur, ed in tutti i 247 pazienti si è registrato un miglioramento soggettivo del dolore neuropatico. Come effetto collaterale si è riportato un caso isolato di ipoglicemia.
Sebbene vi sia, come sempre, la necessità di ulteriori conferme; l’omeopatia sembre in grado di ridurre I sintomi della neuropatia periferica.
Perchè, per una malattia complessa e soggettiva, un rimedio personalizzato può essere un’ottima soluzione...
Luca Guizzon
Fonti: