Da sempre si è sostenuta l’efficacia dell’attività fisica (moderata!) per il mantenimento dell’ottimale stato di salute.
Pressione arteriosa, peso corporeo e prevenzione delle malattie degenerative sono solo alcune delle proprietà che vengono attribuite al “semplice”esercizio fisico.
Quel che non si sapeva, è che l’attività fisica può portare a cambiamenti benefici anche nella composizione della flora batterica intestinale.
È quanto appare evidente dall’articolo (pubblicato il 5 Marzo 2017) di Monda e Villano.
Il tratto gastrointestinale dell’uomo è infatti abitato da una grande varietà di probiotici, che giocano un ruolo protettivo, strutturale e metabolico sulla mucosa intestinale.
Il microbiota intestinale funge da barriera per le cellule intestinali e provvede a ricavare nutrienti dal cibo, sviluppo epiteliale e regolazione del sistema immunitario.
Le evidenze scientifiche evidenziano che modifiche della dieta possono selezionare questo o quel ceppo batterico, modificando quindi il processo digestivo e i “rapporti di forza” tra batteri e quindi la funzionalità metabolica del microbiota intestinale. Queste non sono modifiche che coinvologono solo la funzione digestiva del nostro organismo, ma possono modificare lo stato di salute e rallentare o accelerare processi patologici.
Gli studi considerati da Monda e Villano evidenziano come lo svolgimento di attività fisica può aumentare la numerosità delle specie batteriche benefiche e la varietà delle stesse, migliorantdo nel contempo lo sviluppo dei batteri commensali. Tutti questi processi sono benefici per il nostro orgnaismo, in quanto permettono di migliroare il nostro stato di salute.
Come scrivevamo nelle prime righe, l’attività fisica da prediligere per il mantenimento dello stato di salute è moderata e, quindi aerobica. Un metodo molto semplice per capire se stiamo tenendo un ritmo adeguato è: parlare. Infatti, se durante i nostri esercizi/passeggiate/nuotate/etc riusciamo a conversare, significa che i nostri muscoli lavorano utilizzando ossigeno, produciamo energia soprattutto dai depositi di grasso e stiamo facendo del gran bene alla nostra salute.
E cosa pensare riguardo ai rischi che si corrono facendo attività fisica?
Nelle persone anziane, infatti, se è vero che l’attività fisica può risolvere o prevenire molti problemi (stitichezza innanzitutto), è anche vero che il rischio di cadute e traumi da cadute è proporzionalmente più alto rispetto ad un giovane.
E qui ci viene in aiuto un altro recentissimo articolo di Fisseha e ravichandran, i quali hanno Evidenziato come eservizi di “square stepping exercise” (che ricorda molto il gioco della “campana” che si faceva da bambini), sia in grado di migliorare la stabilità e il senso di equilibrio, prevenendo quindi cadute e permettendo all’anziano di svolgere attività fisiche più prolungate in sicurezza, senza paura di cadere. (nel video un esempio di square-stepping exercise)
….Siete ancora a leggere ‘sta roba davanti al computer??!
Fuori a camminare che c’è pure una bella temperatura oggi!
Luca Guizzon
Fonti: