La torba è una roccia sedimentaria organogena, appartenente alla famiglia dei carboni che si forma quando, in presenza di particolari condizioni atmosferiche, la decomposizione di specie vegetali e animali viene effettuata da batteri anaerobici, che operano, di fatto, una decomposizione incompleta.
L'attività di questi batteri forma un residuo non utilizzabile dai vegetali come nutrimento che col tempo può accumularsi, dando origine a depositi più o meno consistenti, solitamente indicati con il nome di "torbiere".
Nella torba strati di piante inumidite e non decomposte completamente si ammucchiano l'uno sull'altro, in quello che è un processo di morte rimasto in sospeso.
Ma anche nell'uomo possiamo trovare uno strato fluido in cui la decomposizione resta in sospeso: si tratta del tessuto connettivo intermedio mesenchimale.
Il processo che avviene in natura nella torbiera si manifesta anche nell'uomo sottoforma di patologia, quando il tessuto connettivo funge da deposito di sostanze tossiche che vengono conservate invece che essere eliminate.
Questo posrta a un processo infiammatorio che supporta le malattie reumatiche, la meteoropatia, la grande famiglia di patologie degenerative articolari e vertebrali, le fibromialgie reumatiche e molto altro.
Un supporto con preparati a base di torba (Solum uliginosum) riattiva l'organizzazione vitale nella periferia del corpo quando questa è poco attva, rafforzando la risposta positiva dell'organismo agli influssi esterni.
Ugualmente l'attività "riscaldante" di torba risulta utile nel trattamento di dolori reumatici cronici, stimolando l'espulsione delle tossine accumulate nel connettivo.
Cristina Guizzon
Fonti:
F. Roemer, S.Titze, Solum uliginosum comp.,