8 marzo, festa della donna, come non parlare di una “Belladonna”?
Belladonna è un rimedio omeopatico che deriva dalla pianta “Atropa belladonna”.
Belladonna è un nome assolutamente ragionato in questo caso: nel medioevo le donne utilizzavano un estratto di questa pianta per allargare le pupille e ottenere, per gli standard dell’epoca, uno sguardo languido e ammaliante.
Nella pratica omeopatica, il rimedio viene utilizzato in caso di affezioni con esordio violento, con viso congestionato, temperatura sopra i 39° ma arti freddi.
Nel 2014, Malafame e Solomon hanno voluto verificare se queste proprietà di Belladonna (all’interno di un complesso omeopatico) fossero applicabili nella pratica clinica e non fredda teoria.
Hanno preso come affezione la tonsillite virale e hanno trattato i bambini di una scuola elementare del Sud Africa con due pastiglie al giorno del complesso omeopatico (Atropa belladonna D4,Calcarea phosphoricum D4, Hepar sulphuris D4, Kalium bichromat D4, Kalium muriaticum D4, Mercurius protoiodid D10, and Mercurius biniodid D10).
I bambini trattati con il rimedio hanno significativamente ridotto il dolore, l’eritema, l’infiammazione della faringe e l’ingrossamento delle tonsille rispetto ai bambini che non hanno preso alcun trattamento.
Insomma, grazie alle belle-donne…
...e buona festa della donna a tutte!
Luca Guizzon
Fonti: