Che il rimedio Nux vomica ben si adatti ai soggetti i cui sintomi aggravano, è cosa nota dalla materia medica omeopatica. Ma è possibile che la stessa riesca a ridurre anche l’assunzione di alcool?
È quanto sembra aver dimostrato Sukul sui ratti.
Prima di addentrarci nello studio scientifico, analizziamo brevemente i sintomi che possono essere trattati con Nux Vomica.
I soggetti “Nux Vomica” sono individui irritabili, collerici, attivi (nel lavoro) e sedentari al tempo stesso.
Questi soggetti, qualora si presentino gastrite, insonnia, ipertensione o emorroidi, ben si prestano al trattamento con il rimedio nux.
Anche le emorroidi dolenti che migliorano con l’acqua fredda, oppure stipsi con stimoli frequenti ma inefficaci, così come disturbi epatici possono trovare giovamento dal rimedio.
In generale, è bene ricordare che, per esser trattati con “nux vomica”, tutti questi sintomi aggravano con caffè, cibi piccanti, amari e alcolici che tuttavia il “soggetto-nux” desidera fortemente.
Proprio analizzando come lo stesso desiderio di alcool sia aggravante e causa dei sintomi di nux vomica, Sukul ha voluto studiare se il rimedio Nux sia in grado (come suggerirebbe la teoria omeopatica) di rimuovere la pulsione verso l’alcool.
A tal proposito ha trattato dei ratti con la tintura madre di Nux vomica, Nux Vomica 30CH o alcool.
I ratti, dopo l’assunzione di alcool al 20%, avevano poi la possibilità di scegliere o tra una seconda dose di alcool o acqua.
Nux vomica 30CH è stata in grado di ridurre le “scelte” alcoliche nei topi, rispetto al placebo.
Quando si dice che l’omeopatia non cura solo i sintomi, ma anche le cause....
Luca Guizzon
Fonti: