L’ansia e i disturbi del sonno riescono insieme a rappresentare forse i disturbi più comuni e fastidiosi della nostra epoca.
Ansia lavorativa, ansia per la situazione famigliare, insonnia per l'ansia, ansia per l’ansia... e potremmo continuare all’infinito.
La medicina convenzionale ha prodotto numerosi e potenti rimedi per queste patologie, in particolare le benzodiazepine (classe di farmaci con attività ansiolitica) e, quando non sufficienti, gli SSRI (molecole antidepressive che intervengono sul re-uptake della serotonina).
Tuttavia, come abbiamo avuto modo di illustrare anche in precedenti articoli (QUI e QUI), anche l’omeopatia può essere d’aiuto per alleviare queste patologie. Sia ricercando il simillimum, che grazie a complessi omeopatici.
E proprio di un particolare complesso omeopatico, due studiosi italiani (Coppola e Montanaro) hanno voluto testare l’efficacia per il trattamento degli stati ansiosi e la qualità del sonno dopo un mese di terapia.
Il complesso in questione è composto da Abrus precatorius, Aconitum napellus, Belladonna, Calendula officinalis, Chelidonium majus e Viburnum opulus.
Il complesso omeopatico è riuscito a ridurre la valutazione dell’ansia soggettiva e ad aumentare le ore di sonno, riducendo contestualmente i risvegli notturni.
Sarà che i partecipanti si sentivano tra le braccia di una... “belladonna”?!
Luca Guizzon
Fonti: