Inizia la primavera e subito compaiono le prime allergie!
Per contrastarle si possono utilizzare degli spray a base di sodio cromoglicato. Il sodio cromoglicato è in grado di inibire la il rilascio dei mediatori chimici che determinano, a livello polmonare, la reazione bronchiolospastica sia immediata che tardiva. Questo effetto protettivo può durare ore.
Per contro, se viene somministrato anche soltanto un minuto dopo la stimolazione antigenica, il cromoglicato presenta scarso effetto sul decorso della risposta. Non ha effetto broncodilatatore intrinseco, ma evita la broncocostrizione indotta da agenti allergizzanti o sostanze chimiche (esp. Acido acetilsalicilico).
Come mai tutto questo parlare del sodio cromoglicato, in un articolo che dovrebbe trattare di omeopatia?
Perchè è stato preso come medicinale convenzionale di riferimento per effettuare un confronto di efficacia e tollerabilità nei confronti di uno spray omeopatico a base di luffa.
Lo studio risale al 1999 e ha reclutato 146 pazienti, soggetti a febbre da fieno, sviluppando uno studio in doppio cieco randomizzato per 42 giorni. Il rimedio omeopatico (Luffa Compositum) è stato somministrato 4 volte al giorno, così come lo spray a base di cromoglicato di sodio.
Al termine del periodo di osservazione, i pazienti hanno riportato un effetto rapido e duraturo del trattamento, comparabile in entrambi i trattamenti, riportando una quasi completa remissione dei sintomi.
Ti è comparsa l’allergia?
Perché non provare l’omeopatia?!
Luca Guizzon
Tra le fonti: Medicamenta
Foto: Nonsprecare