Le formulazioni pediatriche sono sempre più richieste come preparazione galenica, non solo per le particolari “attenzioni” (sapore, colore) che giustamente richiedono i piccoli pazienti, ma soprattuto i dosaggi devono essere attentamente personalizzati dal medico per la piccola età.
Due esempi tra i più significativi sono i preparati a base di captopril e propranololo per bambini affetti da disturbi all’apparato cardio circolatorio nel periodo post-natale.
Il propranololo è un farmaco appartenente alla famiglia dei beta-bloccanti, che viene tradizionalmente utilizzato in casi di ipertensione o di aritmie. Nei pazienti pediatrici si utilizza in capsule (apribili, il cui contenuto si può sciogliere nelle bevande), o in sciroppo alla dose di 1-4 mg per kg di peso corporeo, somministrando la dose di farmaco da una a tre volte al giorno a seconda delle indicazioni del pediatra.
Tuttavia, non per questo, o per meglio dire, non solo per questo, viene utilizzato in pediatria.
Infatti , all’ Istituto “Giannina Gaslini ” di Genova (ma non solo), il propranololo viene efficacemente utilizzato per trattare casi di emangiomi infantili.
In tenera età, gli emangiomi sono delle anomalie vascolari benigne, generalmente localizzate negli strati superficiali della pelle.
Gli emangiomi si formano, generalmente dopo poche settimane dalla nascita (per motivi ancora da chiarire), a seguito della proliferazione incontrollata e caotica di capillari e vasi arteriosi, che successivamente regrediscono, fino a scomparire, attorno ai 7-8 anni di età.
In alcuni casi, purtroppo, si possono formare emangiomi a livello del fegato, della laringe e dei muscoli, o arrivare alla sindrome di PHACE (emangiomi associati ad alterazioni arteriose nel collo, torace e cervello) con il rischio di pesanti alterazioni agli organi interni; inoltre, qualora l’affezione vascolare si localizzi sul volto del bambino, l’emangioma potrebbe essere d’ostacolo alla visione e causare danni permanenti alla vista.
È quindi fondamentale trattare gli emangiomi che possono compromettere la funzionalità degli organi quanto prima, ovvero già nel periodo post-natale.
Il propranololo, in quest’ottica, viene utilizzato con eccellenti risultati (come dimostrato da dall’articolo di Voisard e Hoeger) per arrestare la crescita e velocizzare la regressione degli emangiomi, evitando l’intervento chirurgico.
LG
Lo sciroppo al gusto che vuoi tu!