Per il trattamento della Cheratopatia a banda un principio attivo di sicura utilità è l’EDTA.
Questa molecola ad azione chelante viene applicata come collirio per solubilizzare i depositi di cristalli di calcio che sono l’agente causale della patologia.
La cheratopatia a fascia è, infatti, un disturbo che colpisce l'occhio, caratterizzato da depositi di calcio attraverso la cornea. I sintomi del disturbo possono includere visione offuscata, sensazione di sabbia negli occhi, arrossamento e irritazione.
Le cause della malattia includono condizioni che aumentano i livelli di calcio, come lupus, malattie renali, malattia di Paget, vitamina D eccessiva e sarcoidosi.
Clinicamente i segni della cheratopatia a fascia sono "deposizione interpalpebrale di sali di fosfato di calcio nello stroma subepiteliale e anteriore con aree chiare che lo separano dal limbus".
In passato si utilizzavano diverse tecniche anche meccaniche, come il “debridement” per rimovere la deposizione superficiale di calcio per la cornea. È solo negli ultimi anni che i colliri a base di EDTA a fronte di molteplici studi che ne confermano l’efficacia hanno trovato posto in oculistica. Gli studi hanno riportato che la chelazione con EDTA è un metodo sicuro e affidabile per rimuovere la cheratopatia a bande, con conseguente miglioramento dell'acuità visiva e del comfort oculare.
Nei pazienti affetti da cheratopatia a banda trattati con EDTA, si osserva anche un miglioramento dell’acuità visiva.
Addirittura uno studio inglese ha concluso che “la chelazione con EDTA è un trattamento efficace della cheratopatia della banda calcifica, che può essere utilizzata come intervento chirurgico iniziale dopo che i metodi conservativi falliscono."
La chelazione del calcio con EDTA topico è un trattamento sicuro ed efficace per la cheratopatia a banda.
L'acuità visiva migliora nella maggior parte degli occhi e mentre il tasso di recidiva è moderato, la necessità di un nuovo trattamento è bassa (4,5% in generale)
Si possono realizzare nel laboratorio della farmacia colliri sterili a diverse concentrazioni di EDTA, che nella norma variano dallo 0.2, 0.5, 1.5,2 fino ad arrivare a concentrazioni oltre il 10% in caso di specifiche patologie veterinarie.
Tutte queste preparazioni vengono allestite sulla base di ricette redatte dal medico oculista veterinario o umano o dal medico di base
Luca Guizzon
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