La griseofulvina è una molecola antifungina prodotta da alcuni ceppi di Penicllium griseofulvum (da cui deriva il nome) o da P. nigricans e P. patulum.
Il farmaco agisce bloccando la mitosi delle cellule dei miceti interagendo con i microtuboli del citoplasma: rompe il fuso mitotico ed arresta la divisione cellulare.
La griseofulvina, inoltre, sembra in grado di interferire con la sintesi degli acidi nucleici, originando un DNA difettoso ed incapace di dare inizio alla replicazione cellulare.
Viene utilizzata per via orale nel trattamento di infezioni micotiche dermatologiche. Infatti, si deposita nello strato cheratinico dell’epidermide e penetra nel follicolo del pelo, dove viene incorporata alla cheratina di recente formazione. Questo rende lo strato corneo e l’annesso cutaneo particolarmente resistente ad infezioni fungine.
Tale interessante meccanismo d’azione porta però con sè alcuni effetti collaterali. Primo e più frequente tra tutti la cefalea (che tuttavia è solita scomparire con il proseguimento della terapia), mentre possono mantenersi effetti gastrointestinali, sia i classici a livello gastrico, che alcuni particolari a livello degli apparati sensori: alterazione del gusto, sete eccessiva, diminuzione dell’udito.
Particolare attenzione è da prestare se somministrata a bambini, dove si possono manifestare effetti estrogeno-simili. Proprio per questo è controindicato anche l’utilizzo in gravidanza.
Nelle pazienti in trattamento concomitante con il farmaco e un contraccettivo orale, oltre all'inefficacia della contraccezione, sono state segnalate amenorrea e perdite intermestruali.
Anche i pazienti con insufficienza epatica o lupus eritematoso dovrebbero evitare il trattamento con questo farmaco
La griseofulvina è indicata nel trattamento della tinea della cute, delle unghie e dei capelli. L'efficacia terapeutica è condizionata dall'età del paziente, dal grado di cheratinizzazione e dal tempo necessario per la desquamazione della struttura cheratinica infetta.
Lentamente solubile in acqua e poco solubile in alcool, in commercio si può trovare in forma micronizzata o ultramicronizzata. La forma micronizzata presenta un assorbimento orale che varia dal 25 al 75%, mentre l’ultramicronizzata è completamente assorbita.
In caso di difficoltà ad assumere le compresse, si può ipotizzare anche la formulazione in sospensione.
Luca Guizzon
Fonti
J Dtsch Dermatol Ges. 2013 Aug;11(8):737-41, 737-42. Treatment of tinea capitis - griseofulvin versus fluconazole - a comparative study. Shemer A, Plotnik IB, Davidovici B, Grunwald MH, Magun R, Amichai B.
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