La psoriasi è una patologia che accompagna la storia dell’uomo da millenni. Le prime descrizioni della malattia, potrebbero risalire ai Codici Assiro Babilonesi del 2000 a.C., dove viene descritta come malattia cutanea squomo-crostosa.
Per avere il termine “psora”, bisogna però aspettare Ippocrate, che nella Grecia del V secolo a.C. fornisce una descrizione piuttosto dettagliata delle lesioni psoriasiche. Si attende Celso nel I secolodopo Cristo per i primi suggerimenti di trattamento, sfruttando le prorpietà antiinfiammatorie dello zolfo (rimedio che viene efficacemente utilizzato e prescritto anche ai giorni nostri).
Ma, sempre “ai giorni nostri”, sono disponibili nuovi trattamenti, che possono risolvere la psoriasi anche laddove i trattamenti standard hanno fallito.
Una molecola, in particolare, si è evidenziata utile in questi casi: il ditranolo (o cignolina). Questo principio attivo, applicato sulla cute, presenta azione cheratolitica ed antisettica. La cignolina, arrivando direttamente al nucleo delle cellule epidermiche, ne impedisce l’eccessiva replicazione e quindi la formazione della placca psoriatica.
Nella pratica dematologica, il ditranolo è spesso associato anche ad esposizioni con luce UV, proprio come proposto da Hoffmann.
Lo studioso ha voluto confrontare gli efeftti della terapia con raggi ultravioletti se associata al calcipotriolo o piuttosto al ditranolo. I pazienti venivano trattati nel braccio destro con calcipotriolo (due volte al giorno) e raggi UV, nel braccio sinistro con ditranolo (una volta al giorno) e raggi ultravioletti. Entrambi I trattamenti hanno riportato la stessa efficacia.
L’unguento o la crema di ditranolo solitamente vengono applicati e mantenuti sulla pelle tanto più a lungo quanto minore è la concentrazione (0,05% tutta la notte, 2% un’ora al massimo).Questo per evitare effetti collaterali quali sensazione di bruciore e colorazione rossastra della cute, dovuta alla degradazione del principio attivo e che scompare al termine del trattamento.
L’utilità del trattamento con ditranolo sta soprattutto nel tempo che intercorre tra una crisi psoriatica ed un’altra: ben un anno (molto di più rispetto agli altri trattamenti).
Poichè, per avere questo effetto, bisogna applicare per qualche mese il farmaco, Swinkels e Prins hanno addizionato al trattamento base con ditranolo, un unguento di clobetasolo proprionato che era applicato solo 5 giorni a settimana. Con questo protocollo, si è osservata una riduzione più veloce della placca psoriatica, senza particolari effetti collaterali e mantendo elevato il tempo di ricaduta.
Luca Guizzon
Fonti
Br J Dermatol. 2003 Apr;148(4):779-83. Calcitriol vs. dithranol in combination with narrow-band ultraviolet B (311 nm) in psoriasis. Hofmann UB, Eggert AA, Bröcker EB, Goebeler M.Calcitriol vs. dithranol in combination with narrow-band ultraviolet B (311 nm) in psoriasis. Hofmann UB, Eggert AA, Bröcker EB, Goebeler M.
Br J Dermatol. 2002 Apr;146(4):621-6. Combining lesional short-contact dithranol therapy of psoriasis with a potent topical corticosteroid. Swinkels OQ et alCombining lesional short-contact dithranol therapy of psoriasis with a potent topical corticosteroid. Swinkels OQ et al