Ci punge una zanzara: prurito…
Tocchiamo un’ortica: prurito…
Non ho fatto nulla: prurito…
Per trattare il prurito a livello cutaneo esistono molti farmaci: dai classici antistaminici e cortisonici, passando per rimedi derivati da piante quali boswellia, calendula o aloe.
Ma questi rimedi sono efficaci ed utilizzati anche come automedicazione in tutte quelle forme di prurito dove la causa è nota ed il prurito è localizzato e di livello moderato sia come intensità che come durata nel tempo.
È quanto accade spesso in casi di orticaria o angioedema. Queste, sono sono manifestazioni cutanee caratterizzate dalla presenza di pomfi transitori e pruriginosi (orticaria) o da aree edematose di grande dimensione (angioedema).
Sulla base della durata delle eruzioni, si distinguono le forme acute, se di durata inferiore alle 4-6 settimane, e le forme croniche, quando il sintomo continua per oltre 6 settimane.
Il meccanismo patogenetico può essere a base immunologia, extra-immunologica o imputabile ad un agente chimico o fisico esterno, senza contare le forme di eziologia sconosciuta.
Quando il prurito è intenso e, peggio ancora, i rimedi “standard” non sono più efficaci, si può ricorrere alla doxepina: un farmaco che appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici.
Vi starete chiedendo: che c’entra la depressione con il prurito?
C’entra perché la doxepina è dotata di una potente attività anti-istaminica, maggiore rispetto ai farmaci antiistamici tradizionali. La molecola agisce inibendo il rilascio di lipidi come fattore attivante le piastrine, bloccando quindi il rilascio di istamina da parte di quest’ultime, inoltre aumenta la soglia di stimolo infiammatorio oltre la quale scatta la produzione di istamina da parte dei mastociti.
Può essere utilizzata per via orale (dosaggio: 30mg/die) per il trattamento dell’orticaria cronica, dell’angioedema e dell’orticaria idiopatica da freddo, o per via topica (crema al 5%) contro il prurito dovuto alla dermatite atopica e nei casi dove si voglia evitare l’assunzione per os per limitare i possibili effetti collaterali (gli stessi dei farmaci antidepressivi triciclici).
E proprio in crema Drake e Millikan l’hanno somministrata nell’ormai lontano 1995 a 309 pazienti affetti da eczema e dermatite da contatto. Il 64% dei pazienti ha sperimentato la scomparsa del prurito già entro 24 ore dalla prima applicazione e dopo 7 giorni, l’84% dei pazienti non aveva più sintomi.
L’effetto antiprurito si manifesta anche quando la crema a base di doxepina viene utilizzata per contrastare gli effetti collaterali di altri trattamenti.
È il caso della chemioterapia a base di mostarde azotate, che possono far prudere varie parti del corpo. Somministrando la doxepina due volte al giorno per la durata del trattamento con il farmaco chemioterapico, i pazienti hanno visto ridotto: prurito, arrossamento, bruciore e secchezza della cute.
L’efficacia della doxepina è stata paragonabile a quella di un cortisonico (betamethasone), con meno effetti collaterali sulla lunga durata.
… il miglioramento della qualità della vita è compreso nel prezzo!
Luca Guizzon
Fonti:
"Pharmacokinetics of doxepin in subjects with pruritic atopic dermatitis." Drake LA et al, J Am Acad Dermatol. 1999 Aug;41(2 Pt 1):209-14."Pharmacokinetics of doxepin in subjects with pruritic atopic dermatitis." Drake LA et al, J Am Acad Dermatol. 1999 Aug;41(2 Pt 1):209-14.
"The antipruritic effect of 5% doxepin cream in patients with eczematous dermatitis. DoxepinStudy Group." Drake LA, Millikan LE. Arch Dermatol. 1995 Dec;131(12):1403-8.Drake LA, Millikan LE. Arch Dermatol. 1995 Dec;131(12):1403-8.
"Doxepin cream vs betamethasone cream for treatment of chronic skin lesions due to sulfur mustard." Panahi Y et al, Skinmed. 2011 May-Jun;9(3):152-8.