La cheratosi attinica è una lesione cutanea squamosa o crostosa. Appare, solitamente, sulle aree del corpo più frequentemente esposte al sole.
Dal punto di vista clinico, queste lesioni sono significative e richiedono una terapia farmacologica mirata.
Infatti, queste lesioni se inizialmente sono riconoscibil più al tatto che alla vista (sembra una superficie ruvida), si possono lentamente sviluppare (o regredire) fino a raggiungere i 6mm di larghezza.
La presenza di una cheratosi attinica costituisce un indicatore di una eccessiva esposizione al sole e di un conseguente danno attinico per cui allerta sul rischio per il paziente di sviluppare una qualsiasi grave patologia cutanea.
In quest’ambito sempre più interesse sta suscitando il 5-Fluorouracile. Questo principio attivo è un farmaco antineoplastico che esplica la sua azione bloccando la sintesi di DNA nelle cellule, in particolare nelle cellule in rapida replicazione (come le cellule tumorali).
Proprio per questa sua attività, gli scienziati dei “Veterans Affairs Keratinocyte Carcinoma Chemoprevention (VAKCC) Trial Group” hanno voluto testare l’efficacia del trattamento con fluorouracile 2 volte al giorno per 4 settimane non solo sulla risoluzione della cheratosi, ma anche sulla prevenzione delle ricadute entro 2 anni.
Quasi 1000 pazienti sono stati trattati con 5-fluorouracile al 5% o con placebo. Pur partendo con lo stesso numero di cheratosi attiniche facciali, il gruppo trattato con il farmaco ha ridotto del 70% il numero di cheratosi (rispetto al placebo), con una risoluzione completa nel 40% dei casi. Risultato più importante: i pazienti trattati con 5-fluorouracile, hanno quasi annullato la richiesta di ulteirori trattamenti anche dopo 2 anni dalla terapia iniziale.
Ma, se abbiamo detto che la cheratosi, almeno nello stato iniziale, si percepisce come pelle ruvida..
Se consideriamo che il 5-fluorouracile è utile per rimuovere le lesioni…
Se sappiamo che l’acido salicilico è usato dalla notte dei tempi per rimuovere callosità ed ispessimenti cutanei..
Perché non fare “il passo” e vedere che succede utilizzando sia 5-FU che acido salicilico?
Non possiamo saperlo con certezza, ma sono stati probabilmente questi i pensieri di Simon e Dominicus mentre ideavano il trial clinico che gli ha visti confrontare l’efficacia di una crema allo 0,5% di acido salicilico (SA) e 5-Fluorouracile (5-FU) rispetto alla criochirurgia per le cheratosi attiniche di grado moderato o severo.
In questo studio, i pazienti hanno o applicato per 6 settimana giornalmente l’unguento 5-FU/SA oppure ogni 3 settimane un trattamento di criochirugia. Al termine del trattamento, non solo i pazienti trattati per via topica avevano un numero minore di lesione, ma in più, dopo 6 mesi, i pazienti trattati con l’unguento a base di 5-FU e acido salicilico hanno riposrtato una riattivazioni delle lesioni attiniche solo per la metà dei casi rispetto alla criochirugia
Poi... se uno vuole farsi fare l’intervento è libero di farlo, ma il connubio tra tradizione ed innovazione semrba quanto mai essere efficace in questo caso!
Luca Guizzon
Fonti: