L’arginina è un aminoacido presente nelle proteine di tutte le forme viventi. Normalmente il nostro corpo è in grado di produrne quantità sufficienti al suo fabbisogno ma in alcune situazione come traumi ed ustioni, è necessaria l’integrazione.
L’aminoacido si trova in tutte le proteine animali e vegetali, anche se quest’ultime sono le più ricche di arginina.
Nel nostro organismo, oltre alla sintesi proteica, l’arginina viene utilizzata per detossificare l’organismo dai composti azotati derivati dal catabolismo aminoacidico e per formare molecole quali l’ossido nitrico (regolatore del sistema immunitario, cardio-vascolare e nervoso), la creatina (molecola energetica muscolare), il glutammato (neurotrasmettitore) e può essere convertita in glucosio o glicogeno qualora ci sia la necessità di molecole energetiche da parte dell’organismo.
Per queste sue proprietà, viene suggerita per la prevenzione ed il trattamento di alcune patologie cardiovascolari (aterosclerosi, ipertensione, iperlipidemia ed angina pectoris) così come in alcune forme di infertilità maschile e di disordini renali.
Controverso è ancora l’utilizzo dell’arginina per l’incremento della massa muscolare e delle prestazioni fisiche. Infatti, se è vero che l’integrazione con arginina può limitare l’aumento di peso (risultato per ora osservato solo nei topi) ed aumentare i livelli di ormone della crescita e prolattina, non sono stati condotti studi scientifici per verificarne l’efficacia sull’uomo sano.
Gli studi, per il momento, si sono concentrati principalmente su situazioni cliniche importanti, come la distrofia muscolare di Duchenne.
Infatti, l’alterata funzione dell’Ossido Nitrico Sintasi (NOS: l’enzima che produce NO) potrebbe essere alla base del danno mitocondriale che conduce al danneggiamento del muscolo nella distrofia Duchenne. L’aumento di NO intramuscolare è stato stimolato dalla conbinazione di L-arginina (2,5 g per 3 volte al giorno) e metformina(250mg/2 volte al giorno) per 16 settimane.
Al termine del trattamento si è osservato un aumento delle proteine deputate alla formazione di energia mitocondriale, così come una riduzione dello stress ossidativo. Il trattamento inoltre ha stimolato l’utilizzo di acidi grassi come substrato energetico, piuttosto che i carboidrati.
Sembra quindi che la stimolazione della sintesi di Ossido Nitrico sia una promettente terapia per rallentare la progressione nella Distrofia muscolare di Duchenne, con un miglioramento della fuzione mitocondriale.
La supplementazione di arginina è stata studiata anche ripristinare la forza muscolare del quadricipite in pazienti sottoposti a artroplastica al ginocchio.
Sono stati somministrati nei 5 giorni precedenti e nei 28 successivi all’intervento un mix di Arginina, Glutamina (SEE articolo) e idrossi-metil-butirrato. La forza muscolare, nei pazienti trattati è passata da 1,1 Nm (pre-intervento) a 0,9 Nm (post-intervento), mentre si era ridotta a 0.7Nm nel gruppo di controllo, suggerendo un possibile utilizzo del mix aminoacidico per il mantenimento della massa e della forza muscolare in caso di intervento chirugico.
Uno dei pochi studi su atleti sani è stato condotto nel 2015 su giocatori di pallamano, per migliorarne la performance fisica in caso di partite ravvicinate.
Ai giocatori è stata somministrata la dose di 0.17 g/kg BCAA (Aminoacidi Ramificati) e 0.04 g/kg di arginia, o placebo prima delle partite. La performance, misurata come tempo di sprint nella prima e nella seconda partita, è stata significativamente migliore negli atleti sottoposti ad integrazione di aminoacidi rispetto a quelli che non avevano ricevuto alcuna integrazione.
Un pò di arginina.. e si torna a giocare!
Luca Guizzon
Fonti: