La citrullina è un aminoacido non essenziale, vale a dire che il nostro organismo è in grado di produrlo autonomamente tramite il ciclo dell’urea, ma vi sono delle condizioni nelle quali non ne produciamo abbastanza.
La citrullina è un aminoacido presente in tutti i mammiferi, nelle piante e in quasi tutti gli organismi vieventi. Una delle fonti naturali più significative è l’anguria (citrullus vulgaris), nella cui polpa si trovano da da 0,5 a 3,5 mg di citrullina per grammo di peso.
Il nome dell’aminoacido deriva proprio da questo frutto ed è molto presente anche in altri componenti della famiglia delle cucurbitaceae, come melone, zucca, cetrioli, zucchine.
Secondo alcuni studiosi, l’assunzione di citrullina è la via migliore per ottenere un aumento dei livelli di arginina. Infatti, la citrullina non viene metabolizzata ed assorbita dal fegato e questo evita la produzione di urea. Un eccessivo aumento di urea può affaticare i reni, fino a comprometterne la funzione.
Inoltre, il suo derivato, l'arginina concorre alla formazione di ossido nitrico (NO) una sostanza in grado di ridurre le resistenze periferiche. L’assunzione di citrullina potrebbe indirettamente indurre vasodilatazione e quindi una riduzione della pressione sanguinea. Anche se questo effetto è stato studiato solo sui ratti al momento.
La somminsitrazione di citrullina sembra essere utile anche per potenziare l’effetto anabolico dell’esercizio fisico e la funzionalità erettile nell’uomo (di cui parleremo in un futuro articolo).
Molto spesso, invece, la citrullina è utilizzata per trattare malattie rare. Per queste malattie la citrullina è, in molti casi, farmaco essenziale ma orfano, in quanto non prodotto industrialmente (ma questo è rimediabile con la preparazione galenica).
Malattie come: Aciduria argininosuccinica (che provoca carenza di arginina), lysinuric protein intolerance (che riduce l’assoribmento di aminoacidi a livello intestinale), sindrome della tripla H (iperornitinemia, iperammonemia e omocitrullinuria), deficit di carbamoil-fosfato sintasi (iperammoniemia congenita e difetto di sintesi della citrullina), argininosuccinic aciduria, trovano tutte giovamento come principale rimedio la citrullina.
Anche la sindrome dell’intestino corto, ovvero la resezione chirurgica dell’intestino tenue, a seguito dei problemi di malassorbimento che ne conseguono, può trarre beneficio dalla supplementazione di citrullina. Infatti, il mancato assorbimento di citrullina (prodotta dai batteri simbiotici a livello intestinale) e la conseguente riduzione di arginina, rendono questi due aminoacidi essenziali per i pazienti.
Anche nell’ipertensione polmonare l’assunzione di citrullina può essere d’aiuto.
Aumentando i livelli di citrullina, visto il suo ruolo come precursore dell’ossido nitrico, si può ottenere un miglioramento nell’ipertensione arteriosa polmonare e in malattie cardiache congenite (o Sindrome di Eisenmenger). Assumendo 3 grammi al giorno di citrullina, si è verificato un miglioramento della performance fisica (aumento della distanza percorsa dai pazienti) ed una riduzione di 10 mmHg nella pressione polmonare, migliorando contestualmente la qualità di vita dei pazienti oggetto dello studio.
Più recentemente, un’analisi della letteratura,apparsa sulla prestigiosa Neonatology, ha evidenziato come la somminstrazione di citrullina in pazienti pediatrici possa essere una via terapeutica perseguibile per risolvere l’ipertensione polmonare perinatale.
Vista la stagione: facciamo il pieno di citrullin... angurie!
Luca Guizzon
Fonti:
- Orphanet
- "Advances in neonatal pulmonary hypertensione" Steinhorn RH, Neonatology, 2016