La diosmina è un flavonide che si ritrova in svariati tipi di piante, in particolare del genere “citrus” (gli agrumi).
È una di quelle molecole totalmente naturali, ma così attive e così ben studiate da raggiungere lo status di “farmaco” e da rientrare in molte specialità medicinali.
Questo flavonoide aumenta il tono della parete venosa e riduce la permeabilità capillare, oltre ad avere, come tutti i flavonoidi, interessanti proprietà antiossidanti.
Nel nostro corpo la diosmina non agisce come tale, ma viene trasformata in dei metaboliti che si fissano sui vasi sanguinei, con azione flebotonica.
Si può ben dire che la diosmina abbia un forte tropismo per il sistema venoso: infatti è conosciuta e prescritta per il trattamento di emorroidi e dell’insufficienza venosa.
Le conferme scientifiche del suo utilizzo per il trattamento delle emorroidi sono molteplici.
Basti citare l’articolo di Meshikhes del 2004, nel quale l’autore valutava l’efficacia di 2g al giorno di diosmina in 268 pazienti affetti da emorroidi. Dopo aver determinato sintomi, posizione, dimensione e stadio delle emorroidi con la proctoscopia, tutti i pazienti sono stati trattati con la terapia a base di diosmina per 4 settimane. I pazienti sono stati analizzati settimanalmente durante il periodo di studio e alla fine dello stesso riguardo tutti i fattori caratterizzanti le emorroidi.
Lo studio ha dimostrato un miglioramento significativo in tutti i sintomi emorroidali (dolore, pesantezza, sanguinamenteo, prurito e comfort anale) e nell’apparenza proctoscpica delle “piles” in comparazione alla partenza e dopo 4 settimane di trattamento.
L’insufficienza venosa si manifesta soprattutto nelle donne, in particolare in quelle che passano gran parte della giornata in piedi o in posizioni statiche. Purtroppo la patologia viene trattata in media solo dopo 12 anni dalla comparsa dei primi sintomi con: bendaggi compressivi, scleroterapia, intervento chirugico, oppure.... con la diosmina.
Degli scienziati iugoslavi, hanno studiato l’effetto della somministrazione di questo flavonoide in soggetti con insufficienza venosa, valutando i risultati sia con sofisticate apparecchiature (scan color duplex), che sulla base delle evidenze cliniche. Tutti i sintomi dei pazienti (dolore, edema, senso di pesantezza), qualità della vita (fisica, sociale e psicologica) sono stati valutati prima e 30 giorni dopo il trattamento, dimostrando come la somministrazione di diosmina sia in grado di migliorare tutti i parametri presi in considerazione.
Non sottovalutiamo quindi la sensazione di “gambe stanche”... un principio attivo naturale, preso per tempo, può ridurre il ricorso ad interventi più invasivi.
QUI i preparati del nostro laboratorio galenico a base di diosmina
Luca Guizzon
Fonti:
Foto: gustoblog