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Fitoterapia

Arrosti, strüdel e vin brulé: il segreto delle feste tra chiodi di garofano e cannella

Sono forse le due spezie che dominano il periodo natalizio, amate e odiate per il loro carattere intenso: garofano e cannella mostrano sempre più le loro proprietà benefiche, forti di una storia millenaria e di una sperimentazione che interessa tutti i continenti.

Africani, indiani, cinesi, greci, latini e medievali: ovunque nel mondo e in ogni tempo queste spezie sono state protagoniste della cucina e della medicina popolare.
Non è forse un caso che, dopo tutto questo tempo, il vin brulé si sia affermato come bevanda del periodo più freddo dell’anno, quello caratterizzato dal picco influenzale: il decotto di garofano e cannella è infatti un efficacissimo anti-influenzale. E non è certo un caso che queste spezie vengano usate in lauti banchetti e grandi abbuffate: non si tratta solo di una questione di sapori o di gusto per l’esotico, ma di buona digestione. Il chiodo di garofano aumenta la salivazione e la secrezione di enzimi da parte dello stomaco, in più stimola il movimento del tubo digerente. La cannella, dal canto suo, favorisce la circolazione sanguigna, aiutando a smaltire meglio i grassi.

A questo riguardo, è stato fatto un test di laboratorio su topi obesi: questi, dopo un trattamento durato 5 settimane con estratto di cannella, hanno perso peso e aumentato la tolleranza al glucosio, senza grossi cambiamenti nella loro produzione di insulina.

Ma sono altri i fronti più significativi, per chi si interessa di terapie a base di erbe e piante.

I chiodi di garofano, ricchi di un olio essenziale chiamato eugenolo, hanno dimostrato un elevato potere antimicrobico contro funghi e batteri, antiinfiammatorio e analgesico. 
Anche l’estratto di cannella, come riportato sotto, è un efficace antimicrobico e fungicida, oltre ad essere impiegato contro la dismenorrea e come emostatico. Da sempre poi la cultura popolare lo usa come tonico, per accelerare respirazione e battito cardiaco. Inoltre, la cannella è utilizzata per cicatrizzare ferite e ulcere. Di recente, è stata testata direttamente contro la Candida: su 60 pazienti affetti, il trattamento con capsule contenenti olio essenziale di cannella e pogostemone ha portato ad una guarigione nel 71% dei casi, ed ad un miglioramento nel restante 29%. Anche contro il fungo Fusarium l’estratto di cannella si è dimostrato uno degli oli essenziali migliori per combatterne la crescita, grazie al suo effetto a livello cellulare, dove inibisce la replicazione e rallenta il metabolismo. Non solo funghi, ma anche batteri: la cannella si è dimostrata efficace contro Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Pseudeomonas aeruginosa, tra gli altri. In più, un recente studio ha dimostrato le proprietà della cannella quale regolatrice del ciclo mestruale, in donne affette da sindrome dell’ovaio micropolicistico.

Costosissima (ai tempi della Roma imperiale 300 grammi di cannella potevano costare la paga di dieci mesi di lavoro), si narra che la spezia natalizia nascesse direttamente in casa di Dioniso, e per questo era un ingrediente riservato a dei e re. Ora che è diventato un bene a disposizione di tutti, il suo benefico utilizzo può rivelarsi utile su più fronti. Forse non darà la vita eterna, ma anche solo evitare un raffreddore o digerire meglio un cenone può fare la differenza tra un fastidioso disagio e una festa da ricordare.

 

Riccardo C

Riccardo_Carli

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