Tribulus terrestris è una pianta utilizzata nella medicina ayurvedica per il trattamento di alcun disturbi del sistema genitourinario e riproduttivo.
Il nome della pianta deriva dalla particolare forma dei semi che, simili ad un tetraedro, ricordano il tribolo impiegato in guerra dagli antichi romani: si conficcano facilmente nei piedi, nelle zampe degli animali, nei pneumatici, etc.
I metaboliti secondari della pianta utili a fini terapeutici sono contenuti in tutta la pianta e sono, in particolare: la protodioscina, una saponina steroidea che costituisce circa il 45% dell'estratto ottenuto dalle parti aeree, alcaloidi e l’olio essenziale.
La sostanza più studiata è sicuramente la protodioscina che studi preclinici vedono in grado di incrementare la produzione endogena di testosterone, diidrotestosterone, ormone luteinizzante (LH), deidroepiandrosterone (DHEA) e deidroepiandrosteronesolfato (DHEA-S). T
ali effetti sembrano dovuti alla capacità del tribulus di stimolare l’ipofisi a produrre ormone LH, che a sua volta induce la produzione di testosterone a livello delle cellule di Leydig testicolari. Tale azione, oltre a spiegare l’utilizzo come “afrodisiaco” ha una sua controparte anche nel sesso femminile.
Infatti, nella donne potrebbe rilasciare l’ormone follicolo stimolante ipofisario, con un aumento dei livelli di estrogeni per azione diretta sull’ovaio. Tali ipotesi sono tuttavia ancora da confermare da rigorosi studi scientifici clinici.
Attualmente, i soli effetti dimostrati sull’uomo riguardano l’aumento della mobilità e vitalità degli spermatozoi, ma tali effetti esulano dall’aumento dei livelli di testosterone. Sembrano piuttosto essere dovuti all’azione antiossidante dell’estratto di Tribulus terrestris.
Impressioni confermate da un recentissimo articolo di etnomedicina (febbraio 2019).
Sempre in campo andrologico, il tribulus è stato studiato da un’equipe russa per il trattamento della disfunzione erettile maschile. Dopo 13 settimane di trattamento si è osservato un miglioramento dell’attività riproduttiva.
Rimanendo in campo andrologico, è stato ipotizzato un ruolo del tribulus per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, confrontando gli effetti con tamsulosin (0,4mg/die) per 12 settimane.
Al termine del trattamento, i risultati si sono dimostrati simili per entrambi i trattamenti, con riduzione del volume della prostata, ed un miglioramento dei sintomi soggettivi senza particolari effetti collaterali.
Questo piccolo studio può ipotizzare un utilizzo della pianta per il trattamento dei primi stadi sintomatici dell’ipertrofia prostatica benigna. Con l’augurio che nuovi e più voluminosi studi possano confermare questi risultati anche oltre le 12 settimane di trattamento.
Se in campo maschile l’effetto sembra esulare da un aumento dei livelli di testosterone, alcuni suggeriscono che sia proprio l’innalzamento dei livelli di questo ormone ad avere degli effetti…ma in campo femminile. Infatti, il Tribulus è stato in grado di aumentare la libido, con una riduzione della sensazione di dolore e aumento della soddisfazione dall’atto sessuale sia in donne in menopausa che in pre-menopausa. Ci sono variazioni positive anche in parametri oggettivi, quali la lubrificazione genitale.
Vista l’incertezza sull’esatto meccanismo d’azione e sull’attività ormonale del tribulus, si consiglia di prestare attenzione all’utilizzo di questa pianta durante terapie ormonali. Anche la somministrazione concomitante ad ipoglicemizzanti o diuretici deve essere valutata attentamente.
Infine, restano da valutare eventuali tossicità a carico di cuore, fegato e reni (come apparso su animali nutriti in via quasi esclusiva con la pianta).
Luca Guizzon
Fonti:
Fabio firenzuoli – interazioni tra piante alimenti ed integratori
Fitoterapia - capasso
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Gynecol Endocrinol. 2018 May;34(5):442-445. doi: 10.1080/09513590.2017.1409711. Epub 2017 Nov 27. Efficacy of Tribulus Terrestris for the treatment of premenopausal women with hypoactive sexual desire disorder: a randomized double-blinded, placebo-controlled trial. Vale FBC1, Zanolla Dias de Souza K1, Rezende CR1, Geber S1.
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