Negli ultimi anni, grandi aspettative sono state riposte sulla radice proveniente dal Nord Europa e dalla Siberia. Rodiola ha sempre promesso effetti positivi su diversi fronti, in particolare sul piano fisico e della concentrazione.
Partiamo dalle notizie più confermate, riassumibili nel suo benefico influsso psicofisico, in particolare per quanto riguarda la prestanza atletica e i livelli di attenzione.
I principi attivi della radice facilitano infatti la sintesi delle proteine da parte dell’organismo, riducendo il tempo necessario per il recupero muscolare dopo un esercizio fisico. Se vengono confermati poi i risultati di un recente studio, portato a termine grazie alla partecipazione di un gruppo di studenti, rodiola può essere considerata utile per mantenere alto il livello di concentrazione. Gli studenti sottopposti alla cura con rodiola hanno infatti ottenuto risultati migliori negli esami scolastici, rispetto al gruppo trattato con acqua e zucchero.
Anche a livello sessuale, rodiola sta dimostrando di essere un toccasana: stimolando la sintesi di ormoni sessuali, si è candidata ad essere un aiuto per quei maschi che soffrono di lieve impotenza sessuale o di eiaculazione precoce.
Dove rodiola sembra viceversa non convincere del tutto è il campo del benessere psicologico. Se per quanto riguarda lievi livelli di stress ed ansia la radice può considerarsi un valido aiuto, non è cosi nei casi di depressione. Un recente studio ha confrontato gli effetti della rodiola con quelli di un comune antidepressivo sintetico, la sertalina. Ebbene, risultati alla mano quest’ultima si dimostra ancora per ben due volte più efficace. L’unico vantaggio dell’opzione naturale è quello dell’assenza di effetti collaterali, con un rapporto rischi/benefici che forse permette a rodiola di dire qualcosa, anche se solo in casi lievi.
Come detto, ad oggi non si è registrato alcun effetto collaterale degno di nota; anche se, per la verità, non ci sono ancora studi soddisfacenti sugli effetti a lungo termine dell’estratto.
Ancora una volta così, l’opzione naturale si dimostra essere un generico e valido ricostituente, con effetti vari e a più livelli.