La betulla viene anche detta “albero della saggezza”.
Sicuramente è un albero dalle numerose proprietà salutistiche, che si raggiungono sia con l’utilizzo delle foglie, che con l’uso di preparati a partire dal tronco della stessa.
Dal tronco, infatti, si ricava la linfa di betulla, che viene raccolta all’inizio del mese di marzo, praticando dei fori obliqui sul tronco dell’albero a circa un metro da terra.
In questi fori vengono quindi inseriti dei tubi, dai quali sgorga la linfa dell’albero in grandi quantità: si pensi che una pianta con diametro del tronco di 50cm riesce a produrre quasi un litro al giorno di linfa.
Nella pratica gemmoterapica, la linfa di betulla viene consigliata come drenante e per il trattamento della cellulite. Riduce contemporaneamente l’impastamento della pelle e la componente algica oltre alla ritenzione idrica tipica dell’inestetismo.
Sempre dal tronco si può ricavare un liquido oleoso, noto come catrame vegetale di betulla che viene utilizzato, per trattare eczemi e psoriasi. Si è osservato, infatti, che le proprietà cheratolitiche ed antiinfiammatorie del catrame vegetale bloccano la replicazione eccessiva delle cellule basali dell’epidermide, condizione alla base per le patologie dermatologiche citate.
Ma parlando di betulla non possiamo dimenticarci delle foglie di questa pianta.
La foglia possiede proprietà diaforetiche e diuretiche (saponine e glucosidi flavonici) interessanti poiché concentrate nell’ aumenta escrezione di acqua ma non di sali.
Si impiegano anche per trattare reumatismi e gotta grazie al loro contenuto in salicilati. In questo caso è da segnalare la superiorità delle foglie fresche rispetto alle foglie secche, dovuta certamente al contenuto di olio essenziale delle prime che concorre all’attività antiinfiammatoria.
Ma, c’è un “ma”… la betulla è causa anche di numerose allergie.
Proprio per questo, sulla rivista “Allergy”, è stato studiata l’efficacia dell’immnoterapia sublinguale per il trattamento di pazienti con rinorrea allergica scatenata dal polline di betulla.
Ai pazienti è stato somministrato per via sublinguale un estratto di polline di betulla a diverse concentrazioni una volta al giorno per 5 mesi. Più la dose è stata elevata e più i pazienti hanno registrato un miglioramento nei sintomi allergici, con una concomitante riduzione anche delle immunoglobuline allergiche. Benchè con qualche modesto effetto collaterale, si è quindi forse all’inizio di un promettente rimedio, che possiamo chiamare forse “vaccino”, all’allergia alla betulla…
Piccola aggiunta alla prefazione:
La betulla veniva chiamato “albero della saggezza”, perché i suoi flessibili rami erano usati dai maestri a “scopi ditattici”… come verghe!
E poi ci chiediamo perché i bambini una volta erano “ALLERGICI ALLA SCUOLA”…
(per questa forma di allergia, stanno ancora studiando un efficace rimedio….)
Luca Guizzon
Fonti: