Proprio la settimana scorsa avevamo parlato dei benefici della Papaya, su persone affette da parodontite cronica.
Abbiamo così scoperto come la frutta tropicale nasconda importanti caratteristiche, potenzialmente terapeutiche, a cui la fitoterapia sta ultimamente interessandosi.
In tutti i cosiddetti rimedi naturali, la presenza di antiossidanti è forse la prima e più importante fonte di interesse per gli studiosi: un po’ per la richiesta da parte del mercato, un po’ perché lo stress ossidativo è oggigiorno uno dei fenomeni più diffusi e dannosi per l’organismo, legato soprattutto all’obesità.
Ecco che allora, l’anno scorso, un gruppo di studiosi ha cercato di comparare le proprietà antiossidanti e nutrizionali dei maggiori frutti tropicali: oltre alla papaya, sono state testate banana, litchi, mango, ananas e il frutto della passione.
I risultati nutrizionali hanno dimostrato quello che un po’ tuti si sarebbero aspettati, con una importante presenza di carboidrati, vitamina C e β-carotene.
Per quanto riguarda gli antiossidanti invece, i sorvegliati speciali erano i polifenoli, che sono i più abbondanti ed efficaci antiossidanti presenti nella frutta. In fitoterapia, gli estratti ricchi di polifenoli proteggono i globuli rossi e le cellule dallo stress ossidativo.
Le analisi sono state tutte positive, visto che la frutta tropicale è ricchissima di polifenoli. Ma se un vincitore andava eletto, questo è stato probabilmente il frutto della passione che, nonostante le minute dimensioni, si dimostra essere un eccezionale concentrato di sostanze nutritive e terapeutiche.
Questa è una cosa che va detta a voce bassa, visto che l’ambiente non ha certo bisogno di un ulteriore aumento dei trasporti intercontinentali, per soddisfare la nostra voglia di frutta tropicale.
Tuttavia, non solo questo genere di frutta si è dimostrato valevole dal punto di vista nutrizionale, ma si è anche rivelato una fonte considerevole di antiossidanti, capace di aiutare il benessere dell’organismo, soprattutto contro i rischi dell’obesità.