Nonostante sia poco diffusa alle nostre latitudini, la Papaya è talmente caratteristica che tutti ne conoscono la forma e il colore.
Quelli che l’hanno assaggiata, estraendola dal classico cesto esotico natalizio, riferiscono di una consistenza molle e un sapore dolcissimo, a metà tra un pompelmo e un melone.
Che il frutto abbia qualche effetto benefico o terapeutico era tuttavia ancora qualcosa da dimostrare. Uno studio recentissimo del 2016 si è proprio occupato di colmare questa lacuna, testando gli effetti di un gel standardizzato di papaya su pazienti affetti da parodontite cronica.
In realtà, si sapeva già che il gel standardizzato di papaya fermentata possiede una certa efficacia antiossidante e antiinfiammatoria, questa volta però lo studio è stato più specifico.
Sono stati coinvolti 84 pazienti, con moderata o severa parodontite. Un gruppo di controllo ha seguito i protocolli farmacologici e chirurgici tradizionali; un secondo gruppo è stato invece trattato con 7 grammi intra-gengivali di papaya fermentata: l’estratto andava tenuto sulle gengive per 15minuti al giorno.
Durante tutto il trattamento, sono stati monitorati tutti i maggiori effetti che la malattia solitamente porta con sé, valutando se e quando il gel di papaya portasse un qualche effetto.
Su tutti i fronti considerati, Papaya si è dimostrata efficace: già dopo 7 giorni, il sanguinamento gengivale si è ridotto; la placca è invece migliorata dopo due settimane; e persino la profondità dell’abbassamento del colletto gengivale si è ridotta, anche se solo dopo 45 giorni.
Sebbene non funzioni direttamente come antibiotico, sembra che la papaya sia anche riuscita ad agevolare l’azione dei globuli bianchi contro lo stafilococco aureo: l’infezione batterica si è infatti ridotta nei pazienti trattati con il gel di origine naturale.
Visti i risultati, dovremo tornare presto sulle potenzialità dei frutti tropicali come la Papaya.
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