Il lino è forse una delle più banali e diffuse piante erbacee: grandi e riconoscibilissimi fiori azzurri, altezza che raramente supera il mezzo metro, frutti rotondi, ricchi di semi utilizzabili in tanti modi diversi.
Non c’è da stupirsi allora, che il lino sia stata una delle primissime piante ad essere addomesticata dall’uomo: lo si può mangiare in diversi modi, ci si può vestire e, soprattutto, ci si può curare, con il lino. La medicina popolare lo utilizza infatti in svariati campi: da rimedio naturale contro la tosse secca a potente lassativo.
In particolare, dal seme di lino non ricaviamo solo la fibra, così utile in fase digestiva, ma anche i cosiddetti lignani. Questi ultimi sono da sempre studiati dagli scienziati, perché sembrano avere diverse potenzialità dal punto di vista terapeutico.
Uno studio significativo a riguardo è stato fatto sette anni fa, da un gruppo di ricerca asiatico.
Questi ultimi avevano precedentemente rilevato, su topo, che i lignani del lino attenuano l’ipercolesterolemia indotta da una dieta ricca di grassi.
Il passo successivo, dunque, era testare l’effetto direttamente su uomo.
L’esperimento è consistito nella somministrazione orale di 20 o 100mg di lignani al giorno, in pazienti con moderata ipercolesterolemia: i 30 uomini avevano infatti livelli di colesterolo totale compresi tra 180 e 240. Divisi in tre gruppi, il primo ha assunto 20mg di lignani, il secondo100mg e il terzo è stato trattato con semplice placebo, in modo da fungere da gruppo di controllo. Il tutto per una durata complessiva di 12 settimane.
Rispetto all’inizio dello studio, solo il secondo gruppo, trattato con la dose più massiccia di lignani, ha mostrato i miglioramenti sperati: il rapporto tra LDL/HDL (colesterolo cattivo/colesterolo buono) è significativamente diminuito dopo le dodici settimane del test. In aggiunta, i ricercatori hanno osservato un calo anche degli enzimi che solitamente indicano un danno epatico (chiamati GPT e Gamma GT).
Ecco perché, già da qualche anno, una terapia naturale a base di 100 mg al giorno di lignani di lino è considerata efficace nel ridurre i livelli di colesterolo e di enzimi epatici, in uomini con ipercolesterolemia moderata.
Oltre al cardo mariano dunque, di cui abbiamo già parlato recentemente, anche il lino si candida come valida opzione per controllare i livelli di colesterolo nel sangue.
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