Si chiamano sulforafane, e sono i composti che danno ai broccoli il loro inconfondibile odore e sapore.
E nonostante questi siano considerati da molti il loro limite, la moderna fitoterapia li sta riscoprendo per i loro effetti sulla salute umana. In particolare, gli estratti a base di broccoli sembrano avere un discreto potere anti-influenzale, quasi a conferma della convinzione popolare sulle capacità terapeutiche delle verdure di stagione.
Data 2016 infatti una ricerca in questo campo specifico, che ha cercato di quantificare gli effetti dell’assunzione di germogli di broccoli (ricchi di sulforafane) sulla quantità di virus influenzali nel naso.
I ricercatori hanno prima iniettato il virus attenuato dell’influenza in alcuni pazienti sani, per poi vedere se un arricchimento della dieta attraverso gli estratti di broccoli potesse portare a qualche giovamento.
L’attenzione si è concentrata nel naso, dove solitamente i virus proliferano e attaccano le difese immunitarie. Ebbene, i primi risultati di laboratorio qui pubblicati sembrano confortanti: gli estratti a base di broccoli ostacolano l’azione influenzale e contribuiscono ad aumentare le difese immunitarie.
Questa ricerca si aggiunge ad altre, che negli ultimi anni hanno posto i broccoli sotto la lente di ingrandimento.
Per esempio, nel 2015 si è visto come una dieta ricca di cosiddette crucifere (broccoli, cavoli, rucola) aiuta a ridurre il colesterolo LDL (quello cattivo).
Infine, già da molto tempo se ne conoscono le proprietà preventive contro l’insorgenza di alcuni tipi di tumore. Ecco cha allora questa verdura di stagione si propone su più fronti: dai più comuni, come può essere l’influenza; ai più complessi, come gli ultimi citati.
Alla moderna medicina il compito di sfruttarli al massimo, a noi quello di non storcere il naso.
Fonti:
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