Nonostante in Africa venga usato come base per aperitivi o amari, il cosiddetto “artiglio del diavolo” ha guadagnato fama in Occidente come antiinfiammatorio e toccasana, contro i dolori legati ad artriti o ad altre condizioni reumatiche.
Nei prossimi decenni, si prevede che questo tipo di disturbi diventerà uno dei più diffusi, in una popolazione che continua ad invecchiare. Vale allora la pena valutare l’efficacia, la sicurezza e tollerabilità di un trattamento a base di artiglio del diavolo.
Ecco perché si sono reclutati 259 pazienti, per un test di otto settimane. L’efficacia è stata misurata combinando delle scale di valutazione standard con i risultati di un test per la qualità della vita, mentre la tolleranza è emersa dalle reazioni soggettive dei pazienti e dalle analisi del sangue.
Al termine dello studio si è riscontrato un miglioramento statisticamente significativo nel dolore generale, nella rigidità e nella funzionalità articolare. Mani, polsi, gomiti, spalle, fianchi, ginocchia e schiena: su tutte queste parti del corpo la terapia ha prodotto un notevole sollievo. Ben il 60% dei pazienti si è addirittura risolto a ridurre o sospendere i trattamenti analgesici concomitanti.
Sembra allora che l’artiglio del diavolo funzioni: ma, ci si potrebbe chiedere, in che misura rispetto ai farmaci più comuni? Ebbene, si è testato anche questo: in particolare, contro il farmaco diacereina, su pazienti affetti da osteoartrite del ginocchio e dell’anca.
122 persone con questo tipo di disturbo sono stati coinvolte per 4 mesi: un gruppo ha ricevuto 2,610 mg di estratto di artiglio del diavolo, l’altro 100 mg di diacereina, sempre una volta al giorno.
Dopo 4 mesi, si sono registrati degli importanti miglioramenti nei sintomi dell’osteoartrite: in entrambi i gruppi e senza differenze significative per quanto riguarda dolore o disabilità funzionale. I vantaggi dell’artiglio del diavolo sono però altri: il gruppo soggetto a questo trattamento è infatti ricorso meno spesso all’utilizzo di analgesici (tachipirina e caffeina) o diclofenac (voltarene), oltre a non mostrare particolari effetti collaterali negativi.
In altre parole, gli estratti di artiglio del diavolo si sono dimostrati efficaci nel trattamento della osteoartrite del ginocchio e delle anche, almeno tanto quanto il farmaco di riferimento (diacereina). In più, hanno ridotto la necessità di ricorrere ad antiinfiammatori o analgesici.
Viste le quantità di artiglio del diavolo prese in esame dagli studi è comunque sempre consigliata l’attenta supervisione medica, soprattutto per evitare effetti gastrolesivi.
Fonti:
- "Le 100 Erbe della Salute", Fabio Firenzuoli