“San Gerardo dei Tintori stava pregando in pieno inverno nella cappella del Duomo. Vista la rigida temperatura, i Canonici insistevano perché smettesse di pregare e si ritirasse con loro negli alloggi. Pur di essere lasciato in pace, egli promise loro un cesto di ciliegie, che puntualmente gli consegnò il mattino successivo nonostante fosse pieno inverno...”
Ed ecco spiegato perchè San Gerardo è considerato il patrono delle ciliegie e ben più devoti a questo frutto sono gli abitanti di Castegnero, che ogni anno organizzano la “Festa della Siaresa”.
Sia il termine dialettale (Siaresa) che quello scientifico (Prunus cerasus - amarena) della ciliegia derivano dalla città di Cerasunte, nell’antica Turchia, da cui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati i primi alberi di ciliegio selvatico. I frutti rossi sono ricchi di flavonoidi e antociani, dalle riconosciute proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie.
Benchè gastronomicamente sia più famosa e apprezzata la ciliegia dolce, è l’amarena la più studiata nella ricerca medica. In primis per aiutare a cadere tra le braccia di Morfeo (e quindi addormentarsi).
La rivista Europea di Nutrizione, in un articolo del 2011, sottolineava come i frutti del prunus ceraus contenessero elevati livelli di melatonina. La melatonina è una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo che funge da regolatore del ritmo sonno-veglia.
Lo scopo dello studio era di accertare se l’assunzione di succo di amarena possa aumentare i livelli di melatonina e con essi migliorare il sonno.
Ai volontari è stato somministrato succo concentrato di amarena per 7 giorni prima di coricarsi. Dopo il trattamento, i livelli di melatonina si sono significativamente alzati senza sconvolgerne il ritmo circadiano, ma migliorando la qualità del sonno, la durata del sonno e l’efficacia ristoratrice dello stesso.
Altro effetto significativo dell’assunzione di amarene è l’effetto diuretico.
Tranquillizziamo subito dicendo che, se anche vi abbuffate di ciliegie, non rischiate di passare la nottata in bagno (salvo indigestione...) vanificando, tra l'altro, i benefici effetti del frutto sul sonno.
Infatti, la parte che presenta attività diuretica è una parte che generalmente si getta prima ancora di infilare il frutto in bocca: il picciolo.
Mojab e Nickvar hanno somministrato a 13 pazienti 2 grammi di piccioli essiccati al giorno. Dopo la somministrazione del gambo di amarena, si è verificato un aumento del volume urinario così come dell’escrezione di calcio, sodio e cloro, mentre è rimasto invariata l’escrezione di potassio. L’aumento dell’escrezione di calcio invita alla cautela in caso di calcoli renali, mentre per il suo effetto di limitare l'escrezione di potassio è utile per evitare debolezza o aritmie associate all’ipokalimia.
Pensateci bene, prima di rifiutare un’amarena...e di gettarne i piccioli!
Ricordiamo tra l'altro che oggi è la giornata mondiale per la lotta al fumo. Ne abbiamo parlato in questo articolo:
Una lotta al fumo tipicamente italiana, in farmacia ulteriori informazioni!
Luca Guizzon
Fonti:
Foto: sangerardo