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Fitoterapia

Insidie della stagione fredda

Per combattere le malattie da raffreddamento molti scelgono la propoli. La propoli è un prodotto delle api. Esse la elaborano, raccogliendo prodotti resinosi delle piante, producendo un materiale collante e antisettico che loro utilizzano per mantenere sano e sigillato l'alveare. Numerosi sono i componenti della propoli, ma quelli che sono dotati di proprietà farmacologiche sono sostanze del gruppo dei flavonoidi e uno di questi del quale è possibile determinare la quantità presente è la galangina. Prodotti quali estratti secchi che abbiano almeno un 8% di galangina o in forma di estratto liquido con 30 mg /ml sono sicuramente raccomandabili. Per l'acquisto fidatevi del consiglio del farmacista che seleziona ditte serie che garantiscono l'assenza dalla propoli di pesticidi, metalli pesanti, radioattività, carica batterica e aflatossine. Un altro valido aiuto per la stagione fredda come risulta da moderne ricerche scientifiche di carattere fitochimico, farmacologico e clinico è l'Echinacea.

I costituenti chimici sono: polisaccaridi, glicoproteine, flavonoidi, derivati dall'acido caffeico, polieni, alchilamidi, e un olio essenziale. La letteratura attribuisce l'azione farmacologica delle piante di Echinacea principalmente ai costituenti di natura polisaccaridica ma non possono essere dimenticati i contributi portati dagli altri costituenti. Lavori sperimentali hanno dimostrato proprietà quali l'aumento delle difese naturali dell'organismo. Molti studi sono stati recensiti da MEDLINE. In autunno 2003 sul JAMA (Journal of American Medical Association) sono apparsi studi che negavano l'utilità dell'uso di echinacea. Affermavano che non era stata evidenziata alcuna differenza fra gruppi in età pediatrica trattati con Echinacea o con placebo nel corso di infezioni acute delle alte vie respiratorie. A questo studio sono seguite numerose risposte che sottolineavano il non perfetto metodo seguito nello studio in quanto non veniva fornita alcuna informazione sui componenti chimici contenuti nell'echinacea che era stata utilizzata e si precisava quali dovevano essere i componenti analizzati. Sul sito www.farmacovigilanza.it in aprile 2004 è apparso un articolo a firma dei Prof.Calapai e Mannucci dell?Università di Messina dal Titolo: "I prodotti a base di Echinacea se standardizzati garantiscono una maggiore efficacia nel trattamento del raffreddore comune." Anche in questo articolo viene affermato che i risultati clinici contraddittori apparsi, potrebbero essere frutto dell'uso di prodotti scarsamente standardizzati. Riportano invece uno studio apparso sulla rivista Journal of Pharmacy and Therapeutics il cui scopo è stato quello di dimostrare l'efficacia di un estratto titolato e standardizzato di Echinacea nel ridurre la severità dei sintomi e la durata del raffreddore comune. Da ricordare infine che anche la Echinacea può essere una pianta allergizzante e che viene sconsigliata in caso di malattie autoimmuni ed epatopatie.

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