Viene da pensare quando una pianta autoctona europea, ricca di principi attivi utili in ogni sua parte viene “scoperta” solo nel 1800, ed in un lampo passa da essere “pianticella da orto” a “pianta della longevità”... [cit. Binet]
E gli studiosi romantici avevano ben d’onde di definirla così: foglie, bacche ed anche i semi, senza dimenticarci le gemme, tutto il ribes può essere utilizzato a fini salutistici.
Le foglie fresche contengono un complesso di polifenolie e triterpeni dotati di attività diuretica e antiinfiammatoria, stessa proprietà che caratterizza i semi (ricchi di Omega 6 e omega 3), le bacche sono ricche di antociani, procianidine e vitamine ad azione antiossidante.
Sebbene la ricerca scientifica si sia concentrata sugli estratti di foglie e di semi di Ribes, dimostrandone le proprietà antiinfiammatorie sull’apparato osteoarticolare delle prime e antiallergiche dei secondi, l’estratto più utilizzato è il macerato glicerico.
Questa particolare tecnica terapeutica tradizionale, utilizza il macerato in glicerina delle gemme di foglie di Ribes nigrum. Pur senza conferme scientifiche, viene largamente utilizzato sia come antiinfiammatorio, sia come antiallergico, sia per modulare l’attività di altri macerati.
Il Ribes è utilizzato per prevenire o inibire l’infiammazione, indipendentemente dall’agente che lo scatena (allergene, stress meccanico, o altro). Questa sua proprietà viene tradizionalmente spiegata con un’azione “cortison-like” che, agendo sulla corteccia surrenalica, va ad inibire la sintesi di cortisolo endogeno e quindi riduce la comparsa della risposta infiammatoria. Il Ribes nigrum viene somministrato alla 1DH 50 gocce 2 o 3 volte al giorno, o in somministrazione unica prima di colazione.
Tornando agli effetti provati da studi scientifici, da non sottovalutare l’effetto diuretico delle foglie di Ribes, che possono venire utilizzate per trattare edemi periferici e cellulite.
Non solo del maiale “non si butta via niente”...
Luca Guizzon
Fonti:
-Le 100 erbe della salute, Fabio Firenzuoli
-Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratica clinica, Bruno Brigo
Foto: giardinaggio