Sembra esserci un nuovo alleato contro i postumi da sbornia: si chiama Eleuterococco, meglio conosciuto come Ginseng siberiano, o “pianta dello sportivo”.
Finora infatti, è stato usato dagli atleti di tutto il mondo per aumentare la resistenza agli sforzi fisici. Oltre a ciò, sembra abbia qualche effetto immunostimolante, anche se non ci sono ancora prove definitive a riguardo.
Nessuno si aspettava però potesse essere valido per combattere i postumi da sbornia, anche perché tra i rari effetti collaterali sono stati registrati alcuni casi di cefalea, insonnia e irritabilità: tutte cose che solitamente insorgono anche dopo una grande bevuta. Sembra un cortocircuito curioso, ma un articolo pubblicato nel 2015 su Pharmazie ha prodotto i primi risultati sperimentali a riguardo, che sembrano confermare le potenzialità di eleuterococco contro i sintomi da post-sbornia.
Lo studio si è svolto in questo modo: i soggetti coinvolti hanno assunto l’estratto di eleuterococco sia prima che dopo l’assunzione di alcool. Dopo la bevuta, si è monitorato il metabolismo dell’alcool durante la notte. La mattina seguente, ognuno ha completato un questionario sui postumi della sbronza.
La cosa che ha fatto alzare le sopracciglia degli studiosi è stata che, nonostante l’assorbimento e il metabolismo dell’alcool non erano stati particolarmente influenzati dall’estratto, molti dei classici sintomi del dopo-sbornia erano migliorati: stanchezza, mal di testa, pigrizia, gastrite e nausea.
Aspettando ulteriori conferme, sembra allora che eleuterococco sia un valido riduttore della gravità dei sintomi da sbornia, inibendo l’ipoglicemia indotta dall’alcool e la risposta infiammatoria dell’organismo.
Per tutti coloro a cui piacciono gli stati alterati di coscienza prodotti dall’alcool, ma non sopportano gli effetti collaterali del giorno dopo, l’arbusto originario della Siberia può rappresentare l’atteso fattore equilibrante.
Riccardo Carli
Tra le fonti: "Le 100 erbe della salute", Fabio Firenzuoli
foto: midea